"Io la storia del massacro del
Circeo, pur essendo nata dopo i fatti, essendo di Roma la
conoscevo bene, ma non sapevo a cosa ha portato quel processo.
Abbiamo fatto passi enormi, poi apri un giornale, leggi una
statistica e lo sconforto la rabbia ti assalgono. Quante donne
sono vittime di violenza, quante vengono stuprate, poi lasciamo
stare i casi che sfociano nell'omicidio: un passo avanti e tre
indietro. La vittimizzazione secondaria, ovvero la
colpevolizzazione di chi ha subìto, fa parte del dibattito di
tutti i giorni". Parola dell'attrice Greta Scarano che in
Circeo, serie in tre puntate con la regia di Andrea Molaioli già
l'anno scorso su Paramount + e dal 14 novembre su Rai 1,
interpreta il ruolo del difensore di Donatella Colasanti,
sopravvissuta nel 1975 alle violenze inaudite di Angelo Izzo,
Gianni Guido e Andrea Ghira, che costarono la vita all'amica
Rosaria Lopez. Teresa Capogrossi è "un'avvocata dalla parte
delle donne, figura immaginaria che è la sintesi delle tante
schierate al fianco di Donatella Colasanti. Purtroppo due
giovanissime ragazze sono state brutalmente torturate, una delle
due è morta, l'altra è rimasta viva per miracolo divino (e in
che condizioni ritrovata, lo sappiamo tutti...) Questo ci è
voluto per modificare la legge sulla violenza sessuale, da reato
contro la morale a reato contro la persona. Circeo si svolge
nelle aule di tribunale. Ha un valore per capire quel momento
storico".
Fu fondamentale l'avvocata Tina Lagostena Bassi (interpretata
da Pia Lanciotti), una guerriera. "Non conoscevo - afferma -
Processo per stupro (il film del 1979), che arrivò nelle case e
milioni di persone si resero conto di cosa accadeva". Ma
l'attrice, osserva che "non esiste chiarezza legislativa, nel
distinguere per esempio quando si tratta di molestia oppure di
violenza. Oggi sentiamo ancora parole odiose, tipo cosa
indossavi? Perché hai accettato quel passaggio o sei andata a
quella festa, o quanti bicchieri avevi bevuto? E'
raccapricciante".
Per interpretare Teresa Capogrossi, un personaggio di
fantasia, Scarano ha detto di essersi ispirata a Mariella
Gramaglia. "Era una giornalista, una femminista storica. Ho
visto una lunga intervista, è riuscita a proteggere Donatella e
si trasforma". Scarano aggiunge di aver letto dei dati Istat: "è
impressionate la differenza salariale tra uomini e donne ancora
oggi".
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