/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Torna l'Archibugi, ecco ritratto italiani di oggi

Torna l'Archibugi, ecco ritratto italiani di oggi

Gassmann e Golino nel cast, scene vere parto Micaela Ramazzotti

ROMA, 22 gennaio 2015, 13:51

Francesco Gallo

ANSACheck

Il nome del figlio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nome del figlio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il nome del figlio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il testo c'era. Era collaudato. Forte e ben adattato. A mancare erano i soli attori che in 'Il nome del figlio' di Francesca Archibugi, tratto da una piece 'Le prenom' divenuta film in 'Cena tra amici' (2012), non hanno mancato all'appuntamento. E arriva così in sala un pezzo di antropologia politica-umana italica ''raccontata con personaggi che ne illuminassero i contrasti'' sottolinea a Roma la regista di questo film in sala con Lucky Red in 280 copie.

    Tutto si svolge durante una cena. Siamo a casa di Sandro (Luigi Lo Cascio) e Betta (Valeria Golino) con due figli adolescenti. Lei è all'apparenza una tranquilla insegnante sposata con un noioso accademico italianista pieno di termini giusti e della relativa morale. A cena ci sono poi il fratello di lei Paolo (uno straordinario Alessandro Gassmann) che interpreta l'italiano del non impegno, quello che ha letto due libri (e ne è orgoglioso) e gira in una lussuosa Bmw, e uno storico amico di famiglia, un musicista di nome Claudio (Rocco Papaleo).

Manca all'appello solo la moglie di Paolo, Simona (Micaela Ramazzotti), bonazza di periferia e autrice di un best-seller piccante su una giornalista ninfomane.

    Ombra lunga su tutta la compagnia dei cinque protagonisti le origini di Paolo e Betta, figli di un noto e ingombrante intellettuale ebreo di sinistra, che ha lasciato più di una traccia sulle loro vite. A questo si aggiunga che Paolo, estroverso agente immobiliare, ha voglia di scherzare tanto da scegliere come nome del figlio, che aspetta da Simona, quello di Benito. Una provocazione che farà da volano per far scoperchiare i mille volti di questo personaggi pieni di italiche contraddizioni. Scena cult del film il parto in diretta di Micaela Ramazzotti che si è prestata di buon grado a partorire la figlia Anna avuta con Paolo Virzì che del film è anche produttore associato.

    ''Sono contentissima di aver fatto questo film - esordisce la Archibugi uscita da un lungo letargo creativo (l'ultimo film Questione di cuore risale al 2008) -. Ringrazio Francesco Piccolo, co-sceneggiatore insieme a me, di avermi fatta alzare dal mio divano. Abbiamo fatto come un viaggio trans-oceanico io e il cast lavorando in modo pignolo per lasciare poi spazio all'improvvisazione''.


    E ancora la regista sull'aspetto politico del film:''abbiamo come raccontato un sentimento diffuso e poi abbiamo fatto il film, raccontando quel sentimento, non giudicando''.
    Gassman dice del suo personaggio superficiale e cialtrone: ''rappresenta una fascia molto ampia della popolazione di questa Penisola. Ho alcuni amici così come lui che più che essere uno di destra non sai neppure bene chi è davvero''.

    Per Lo Cascio Sandro è invece: ''uno concentrato solo sulle sue cose. Uno che capisce che quello che insegna e scrive non interessa a nessuno e così si rinchiude sempre più su se stesso''. Il mio personaggio, dice infine la Ramazzotti: ''è quello di una scrittrice che sembra al primo strato un po' scemetta, una bora di Ostia, ma che poi rivela, solo al terzo strato, di avere vero talento''. Sul suo parto in diretta:''è stata una idea di Francesca, il problema era dirlo a Paolo Virzì. Ma lui ha solo detto:'siete due pazze'''.

Vai alla scheda del film
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza