Interrogazione al governo sulle
promesse vertici Confindustria Firenze per riapertura Museo di
Doccia.
Quali iniziative intende assumere il ministro cultura per i
500mila euro annunciati e mai arrivati?
"Vogliamo sapere dal governo quali iniziative intenda assumere
affinché sia dato seguito all'impegno assunto pubblicamente e
ufficialmente nel 2017 da Confindustria Firenze di destinare una
cifra pari a 500mila euro al Museo di Doccia" a Sesto Fiorentino
(Firenze), "così da contribuire fattivamente alle spese
necessarie alla sua valorizzazione, evitando che gli sforzi
compiuti in questi anni ad ogni livello istituzionale, dal
ministero della Cultura agli enti locali, per consentire la
riapertura di uno dei più antichi musei industriali del mondo,
possano essere compromessi dal mancato rispetto di impegni
pubblicamente assunti e sui quali era stato fatto affidamento".
Lo chiedono i parlamentari dell'Interrogazione al governo sulle
promesse vertici Confindustria Firenze per riapertura Museo di
Doccia.
Quali iniziative intende assumere il ministro cultura per i
500mila euro annunciati e mai arrivati?
Vogliamo sapere dal governo quali iniziative intenda assumere
affinché sia dato seguito all'impegno assunto pubblicamente e
ufficialmente nel 2017 da Confindustria Firenze di destinare una
cifra pari a cinquecentomila euro al Museo di Doccia così da
contribuire fattivamente alle spese necessarie alla sua
valorizzazione, evitando che gli sforzi compiuti in questi anni
ad ogni livello istituzionale, dal Ministero della cultura agli
enti locali, per consentire la riapertura di uno dei più antichi
musei industriali del mondo, possano essere compromessi dal
mancato rispetto di impegni pubblicamente assunti e sui quali
era stato fatto affidamento.
È quanto chiedono i parlamentari dell'Alleanza Verdi Sinistra,
primo firmatario Nicola Fratoianni in un'interrogazione
parlamentare al ministro Sangiuliano sulla vicenda del museo
Ginori di Sesto Fiorentino (FI) entrato a far parte del
patrimonio dello Stato nel 2017.
Nel marzo del 2017 Confindustria Firenze - si legge
nell'interrogazione - aveva promosso un'attività di fundraising
per contribuire al salvataggio e alla riapertura al pubblico del
museo, annunciando, nel corso di un evento pubblico che si è
tenuto a Firenze in apertura del G7 della cultura alla presenza
dell'allora Ministro Franceschini, di aver raccolto 500 mila
euro. Nel 2019 è stata costituita la fondazione Museo Archivio
Ginori della manifattura di Doccia, partecipata dal Ministero
della cultura, dalla regione Toscana e dal comune di Sesto
Fiorentino. In questi ultimi anni la Direzione regionale musei
della Toscana ha avuto in diretta consegna il museo e ha portato
avanti le attività indispensabili e urgenti per la sua
preservazione.
L'impegno assunto ufficialmente e pubblicamente dai locali
vertici di Confindustria nel 2017 non può essere archiviato -
conclude l'interrogazione - dato che le risorse promesse oggi
più che mai sembrano necessarie per permettere la riapertura del
museo e la sua restituzione alla collettività.
Link al testo completo interrogazione:
https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/01227&ra
mo=CAMERA&leg=19, primo firmatario Nicola Fratoianni, in
un'interrogazione al ministro Sangiuliano sulla vicenda del
museo Ginori, entrato a far parte del patrimonio dello Stato nel
2017.
"Nel marzo del 2017 Confindustria Firenze - si legge
nell'interrogazione - aveva promosso un'attività di fundraising
per contribuire al salvataggio e alla riapertura al pubblico del
museo, annunciando, nel corso di un evento pubblico che si è
tenuto a Firenze in apertura del G7 della cultura alla presenza
dell'allora ministro Franceschini, di aver raccolto 500mila
euro. Nel 2019 è stata costituita la fondazione Museo Archivio
Ginori della manifattura di Doccia, partecipata dal ministero
della cultura, dalla Regione Toscana e dal comune di Sesto
Fiorentino". "In questi ultimi anni - si legge ancora - la
Direzione regionale musei della Toscana ha avuto in diretta
consegna il museo e ha portato avanti le attività indispensabili
e urgenti per la sua preservazione. L'impegno assunto
ufficialmente e pubblicamente dai locali vertici di
Confindustria nel 2017 non può essere archiviato - conclude
l'interrogazione -, dato che le risorse promesse oggi più che
mai sembrano necessarie per permettere la riapertura del museo e
la sua restituzione alla collettività".
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