"La crisi abitativa che stiamo
vivendo e che interessa anche la classe media -sottolinea
Rossana Zaccaria, Presidente di Legacoop Abitanti - ci obbliga a
ripensare un nuovo modello di offerta di case che, sostenuto
anche da risorse pubbliche, vede Legacoop come un soggetto
attivo e propositivo. Una proposta pensata all'interno del
quadro normativo europeo che adotti appieno il concetto di
Servizio di Interesse Economico Generale per l'offerta di
alloggi a condizioni di vantaggio rispetto ai valori di
mercato".
Lo schema finanziario innovativo prospettato nella proposta
di partnership può attrarre anche risorse finanziarie già
esistenti, ad esempio quelle della Banca Europea degli
Investimenti o della Banca del Consiglio d'Europa, che altri
paesi utilizzano efficacemente scommettendo su soggetti
attuatori non speculativi e puntando sulla cooperazione di
abitanti come uno dei protagonisti di questa strategia.
Il ruolo dello Stato, determinante per la sostenibilità della
proposta, può concretizzarsi nella creazione di uno specifico
Fondo dedicato all'attuazione del Piano Pluriennale di Edilizia
Sociale dotato di risorse proprie, la cui dotazione potrebbe
avvalersi, in fase attuativa, anche della contribuzione delle
Regioni utilizzando le risorse del Fondo Sociale Europeo
destinate alle politiche di recupero e rigenerazione urbana. A
queste disponibilità possono poi aggiungersi, come detto, le
risorse della Banca Europea degli Investimenti e della Banca del
Consiglio di Europa, nell'ambito delle linee di azione
programmatiche della Unione Europea.
Nella logica di partenariato pubblico-privato, il sostegno dello
Stato può attuarsi direttamente attraverso la cessione di grandi
aree dismesse di proprietà pubblica o di soggetti statali (Cassa
Depositi e Prestiti, Demanio, Invimit, Ferrovie dello Stato) a
valori sostenibili; contributi in conto capitale e in conto
interesse; agevolazioni ed esenzioni totali e/o parziali
tributarie e fiscali.
Inoltre, lo Stato può intervenire attraverso la
concessione di garanzie di ultima istanza che favorirebbero in
modo sensibile il costo e l'accesso alla finanza privata,
valorizzando il ruolo dei soggetti della finanza di impatto
disponibili a sostenere investimenti di lungo periodo con
redditività certe e limitate, su progetti innovativi ad alto
impatto sociale.
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