La presidente del Parlamento
europeo Roberta Metsola, nella sua visita oggi a Caserta, ha
incontrato i rappresentanti delle associazioni antimafia e di
alcune cooperative che gestiscono i beni confiscati alla camorra
"Abbiamo invitato Metsola a Casal di Principe il 19 marzo
prossimo per il trentennale della morte di don Peppe Diana", ha
annunciato Salvatore Cuoci, coordinatore del Comitato don Diana,
che ha sede in un bene confiscato intitolato proprio al
sacerdote ucciso dal clan dei Casalesi. Presenti all'incontro
con Metsola anche il testimone oculare del delitto don Diana,
Augusto Di Meo, Simmaco Perillo, della coop "Aldilà dei sogni",
che gestisce un terreno confiscato alla camorra a Sessa Aurunca,
Fabio De Gemmis del coordinamento di Libera Caserta e Francesco
Diana del comitato don Diana. A Metsola è stata illustrata la
normativa sui beni confiscati, le attività che vi si fanno,
dall'inclusione di persone svantaggiate, di disabili, vittime di
violenza, dai laboratori alla produzione di beni alimentari e in
particolare agricoli, un vero e proprio modello di economia
sociale come antidoto all'economia criminale. Alla presidente
dell'Eurocamera è stato anche illustrato il percorso di turismo
responsabile che ha portato migliaia di studenti da tutta Italia
e dall'estero nel casertano in visita ai beni confiscati alla
camorra. "Andate nelle scuole?" ha chiesto Metsola, aprendo il
discorso sui progetti di educazione alla legalità e cittadinanza
attiva promossi con gli studenti dalla rete del comitato don
Diana e dell'associazione libera. E' stato affrontato anche lo
spinoso tema delle vittime innocenti di camorra non riconosciute
dallo Stato nonostante le sentenze passate in giudicato che le
hanno invece riconosciute come tali. "Non avevo idea delle buone
prassi sui beni confiscati in questo pezzo d' Italia", ha detto
Metsola. Alla presidente del Parlamento europeo sono stati poi
regalati la shirt "Partigiano del bene" e il libro che racchiude
la storia di Valerio Taglione, fondatore del Comitato don Peppe
Diana.
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