(di Andrea D'Ortenzio)
Pace fatta in Abi che ritrova
l'unanimità sulla riconferma di Antonio Patuelli al sesto
mandato e sceglie il responsabile delle banche estere di Intesa
Sanpaolo, Marco Elio Rottigni, come nuovo direttore generale al
posto di Giovanni Sabatini.
Il comitato esecutivo e quindi il consiglio
dell'associazione, riuniti nella sede di Palazzo Altieri a Roma,
hanno così suggellato l'accordo raggiunto nelle scorse settimane
che ricuce lo 'strappo' di Intesa Sanpaolo consumato a inizio
2023 quando il gruppo lasciò il Casl, il comitato affari
sindacali che ha delega sulle trattative per il rinnovo del
contratto di categoria. Non a caso, la parola "unità", è stata
quella più utilizzata dai partecipanti all'uscita della riunione
per un'associazione che, peraltro, ha dovuto affrontare in
questi mesi vari scogli: dalla tassa sugli extraprofitti (poi
parzialmente rientrata), alla fine del Superbonus, fino alla
stagnazione economica oltre a un baricentro della vigilanza e
delle normative sempre più spostato verso Bruxelles e
Francoforte. Un tema quest'ultimo che il neo dg, con una
esperienza internazionale consolidata e che si insedierà il
primo luglio, dovrà affrontare avendo di nuovo alle spalle tutta
l'associazione.
La decisione dello scorso anno di Intesa, cui seguì una
richiesta da parte dell'ad Carlo Messina di un cambio di passo
nelle attività dell'associazione, aveva creato infatti qualche
scintilla in seno al comparto. Verso quella presa di posizione
erano giunte risposte specie da parte delle banche medie e
piccole che temevano di vedere ancor più ridotta la loro voce
nell'associazione.
Dopo il rinnovo del contratto fra Abi e i sindacati con la
partecipazione anche di Intesa (che ne aveva anticipato in
maniera autonoma la parte economica ai propri dipendenti), le
posizioni erano iniziate ad avvicinarsi sebbene sui nomi ai
vertici non ci fosse ancora piena unità. Le dimissioni in
maniera consensuale di Giovanni Sabatini a inizio maggio hanno
dato un'ulteriore spinta per trovare la quadra prima delle
considerazioni finali del 31 maggio del governatore della Banca
d'Italia e in vista dell'assemblea dell'associazione il 9 maggio
che dovrà sancire le decisioni di comitato esecutivo e
consiglio.
Soddisfatto appunto l'ad di Intesa Carlo Messina che ha
partecipato di persona ai lavori: "mi sembra che siano molto
positive la grande unità e unitarietà e la volontà di fare in
modo che l'Abi possa fare ancora meglio nel futuro. Noi
rientreremo anche nel Casl e questo credo che completi l'impegno
di totale unitarietà dell'Abi che si è determinato con le nomine
di oggi". E per Nicola Maione presidente di Mps "questo rafforza
per il prossimo futuro l'Abi". E Lando Sileoni, segretario del
sindacato Fabi che aveva chiesto anche lui un cambiamento forte
dell'associazione rileva che "se, da un lato, il sesto mandato
del presidente Patuelli assicura continuità al buon lavoro
svolto in tutti questi anni, dall'altra l'ingresso di un manager
come Rottigni che arriva direttamente dal mercato, con grande
esperienza e proiezione internazionale, garantisce una visione
più ampia e più adeguata alle sfide di questo periodo".
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