"La soddisfazione per la
sottoscrizione di questo contratto è autentica e sentita. E' un
equilibrato compromesso fra le posizioni del sindacato e della
parte industriale ma soprattutto, considerato dal punto di vista
confindustriale, è un atto di fiducia e un investimento nel
futuro". Queste le parole di Maurizio Sarti, coordinatore del
gruppo Produttori di tessuti della sezione Sistema moda di
Confindustria Toscana Nord, per commentare il contratto
collettivo nazionale di lavoro per il settore
tessile-abbigliamento moda sottoscritto ieri e applicato nel
distretto pratese da un migliaio di imprese per un totale
stimato di 10.000-12.000 lavoratori.
Incrementare le retribuzioni, introdurre nuovi strumenti di
welfare, accogliere elementi di flessibilità per favorire la
conciliazione vita-lavoro i capisaldi del nuovo contratto del
tessile-abbigliamento, "che - aggiunge Sarti - rappresentano per
le imprese oneri significativi in un momento in cui sono
moltissime le richieste di cassa integrazione. Che il settore
moda stia vivendo un momento difficile è un dato assodato: la
crisi c'è ed è diversa da quelle che Prato ha attraversato
numerosissime volte nella sua storia, una crisi di mercato che
come sezione stiamo studiando e analizzando con l'aiuto di
esperti". Per Sarti "aver concentrato su dicembre 2024 la prima
e più sostanziosa tranche degli aumenti, associata ai primi 200
euro di welfare, significa, come stima molto approssimativa,
giusto per dare un ordine di grandezza, che dalle aziende
uscirà, solo in conseguenza del rinnovo contrattuale, una somma
complessiva fra i 5 e i 6 milioni di euro. In questo quadro di
difficoltà, un esborso estremamente impegnativo".
Tra le novità evidenziate da Sarti anche l'agevolazione della
trasformazione temporanea del rapporto di lavoro da tempo pieno
a tempo parziale per i genitori con figli fino a 3 anni di età e
il potenziamento della banca ore straordinarie. "Le risorse
umane sono il patrimonio più importante per le aziende: lo
abbiamo detto e ripetuto e, firmando questo contratto molto
qualificante ma anche oneroso, lo abbiamo dimostrato
concretamente."
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