La riqualificazione delle zone industriali e il potenziamento dei servizi per i lavoratori sono temi centrali per il rilancio economico del Fvg, uno strumento per trattenere la manodopera, "evitando che le competenze vadano disperse all'estero".
Lo ha detto il presidente di Confindustria
Udine, Luigino Pozzo, in un incontro a Palazzo Torriani con
l'assessore Attività produttive del Fvg, Sergio Emidio Bini.
"Abbiamo parlato della necessità di riorganizzare i consorzi
industriali e creare una suddivisione più omogenea delle aree
produttive, per attrezzarle con servizi adeguati" ha spiegato
Pozzo.
Dunque, creazione di macro-aree industriali che possano
contare su servizi essenziali, in termini infrastrutturali e di
mobilità. "Garantire trasporti adeguati, con collegamenti
pubblici efficienti come bus e altri mezzi, è una priorità per
facilitare l'accesso alle aziende e migliorare la qualità della
vita dei lavoratori" ha aggiunto Pozzo. L'attenzione anche al
welfare aziendale: asili nido e centri estivi per i figli dei
dipendenti, "essenziali per chi lavora in zone industriali e
contribuisce a rendere il territorio più attrattivo per la
manodopera". Per gli investimenti in favore dei Consorzi di
sviluppo economico locale, per i quali la Regione tra 2018 e
2024 ha stanziato 291 milioni di euro, per Bini "due sono le
sfide cruciali attese: garantire nuove aree alle aziende che
intendono insediarsi in regione e il passaggio da gestori di un
patrimonio immobiliare a erogatori di servizi per aziende e
lavoratori".
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