In Slovenia la commissione
parlamentare Cultura si è espressa senza voti contrari per
fissare all'11 maggio la data per un referendum sulle pensioni
integrative per eccezionali meriti artistici. Il tema è
diventato argomento di un acceso confronto politico dopo che
l'opposizione ha cavalcato il malcontento dei pensionati
prendendo di mira una legge, approvata a gennaio scorso e
fortemente voluta dal partito Sinistra (Levica), che prevede
un'integrazione pensionistica per meriti artistici a coloro che
hanno dato lustro al Paese.
Il Partito democratico sloveno (Sds, conservatore),
principale forza d'opposizione guidata dall'ex premier Janez
Janša, ha definito l'iniziativa legislativa un privilegio per i
soliti noti, e nel giro di poche settimane ha attivato la base
per raccogliere le firme necessarie per indire un referendum
abrogativo. La leader di Sinistra e ministra della Cultura, Asta
Vrečko, ha detto che il populismo dell'Sds costerà alle casse
pubbliche oltre 6,6 milioni di euro, quasi più del valore
stimato dell'integrazione pensionistica.
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