"Il clima di profonda incertezza che
caratterizza da mesi il quadro internazionale continua a
riverberarsi sul sentiment delle famiglie, in riduzione
congiunturale di oltre sei punti percentuali negli ultimi due
mesi, e delle imprese, in calo per il terzo mese consecutivo. In
particolare, per le famiglie si tratta di una riduzione di rara
entità considerando la recente storia economica italiana".
Questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati
Istat di oggi sulla fiducia di famiglie e imprese ad aprile.
"In un contesto in cui sono ancora presenti spunti favorevoli
- le attese sull'occupazione rimangono stabili e il grado di
utilizzo degli impianti è migliorato nel primo trimestre - vi è
il rischio - osserva l'Ufficio Studi di Confcommercio - che le
diffuse aspettative di un possibile deterioramento nei prossimi
mesi condizionino, in negativo, i comportamenti dei diversi
soggetti economici. Ciò è particolarmente vero per le famiglie
che, pur in presenza di condizioni personali sostanzialmente
stabili, potrebbero continuare a limitare le proprie decisioni
di spesa rinviando la tanto attesa ripresa dei consumi.
Probabilmente è presto per "fasciarsi la testa", ma occorre
anche tenere conto del forte peggioramento dell'intonazione
psicologica collettiva e dei suoi possibili effetti sulle
variabili reali dell'economia internazionale e di quella
italiana, in particolare" conclude Confcommercio.
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