Nuovi scenari urbani, quelli, cioè, che "possano andare incontro alle esigenze sempre mutevoli di una cittadinanza attiva ed esigente, che necessita quindi di nuovi spazi vivibili, sostenibili e solidali. La convinzione è che la capacità di creare coesione, minimizzando le differenze tra i singoli e nella comunità, sia la chiave vincente per affrontare il futuro, non solo immettendo tecnologia ma generando al contempo innovazione". Se ne è discusso stamani al Festival delle professioni, in corso a Trento, presso la Sala della Fondazione Caritro della città, dove si sono riuniti amministratori politici, esperti del settore e professionisti attivi sul campo. "L’urbanistica ha il compito di offrire risposte, partendo dai già esistenti 'ferri del mestiere', a disposizione del professionista" è l’opinione dell'architetto Luigi Pingitore, membro dell’Ufficio di presidenza dell’Inu(Istituto nazionale di urbanistica). “Questa tematica – ha detto – investirà nei prossimi anni ingenti risorse europee e nazionali per nuovi programmi e progetti che stimolino una città aperta alle esigenze della contemporaneità, ai nuovi bisogni di welfare urbano, a dotazioni e spazi pubblici adeguati. La qualità della vita dei cittadini passa oggi attraverso una dotazione infrastrutturale tecnologica elevata", ha concluso.
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