La legge delega sul Terzo settore, approvata quest'anno, rappresenta "una svolta epocale", perciò i suoi decreti attuativi costituiscono una "occasione irripetibile" per rendere operativa al meglio la nuova disciplina, dunque a Governo e Ministeri competenti "sottoponiamo una serie di proposte che puntano innanzitutto a dare maggiore trasparenza" al settore. Ad affermarlo il presidente dei commercialisti italiani Gerardo Longobardi, nel corso di un convegno sulla riforma del no profit, oggi a Roma, alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba. Per la categoria professionale, ha detto il consigliere nazionale delegato alla materia Sandro Santi, è "importante" che il nascituro Registro unico del Terzo settore "diventi un vero strumento di trasparenza e non sia, invece, una semplice anagrafe" dei soggetti che ne fanno parte. E' evidente, ha proseguito, "che un no profit più trasparente tornerebbe utile anche all'Erario e all'amministrazione finanziaria".
Obiettivo dei decreti attuativi della norma deve anche essere per i commercialisti "conferire certezza agli operatori e ai professionisti che operano a contatto con gli enti del Terzo settore".
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