Prorogare e sospendere "i termini
degli adempimenti e dei versamenti tributari e contributivi", e
congelare le scadenze amministrative nelle zone del Centro
Italia colpite dagli eccezionali eventi sismici e metereologici
di queste settimane. A chiederlo il Consiglio nazionale dei
commercialisti con una lettera spedita al primo ministro Paolo
Gentiloni, al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, a quello
del Lavoro Giuliano Poletti, al direttore dell'Agenzia delle
Entrate Rossella Orlandi e al presidente dell'Inps Tito Boeri;
in particolare, si sottolinea l'esigenza dello slittamento degli
"invii telematici dei modelli di versamento (F24) del 16 gennaio
scorso" e delle "comunicazioni al Sistema Tessera Sanitaria, che
scadranno il prossimo 31 gennaio". La categoria invoca anche
"l'emanazione di un provvedimento che stabilisca la non
applicabilità delle sanzioni nei confronti dei contribuenti che
non hanno potuto rispettare le scadenze" per le conseguenze del
maltempo e del terremoto. "In molti Comuni, per più giorni - si
legge nella missiva firmata dal presidente Gerardo Longobardi -
la mancanza di energia elettrica, l'interruzione delle linee
telefoniche e degli altri servizi essenziali, le condizioni di
viabilità fortemente critiche dovute alle intense nevicate e
alle forti precipitazioni hanno impedito lo svolgimento delle
normali attività lavorative di imprese e professionisti, anche
per le difficoltà di relazionarsi con gli uffici pubblici,
chiusi per provvedimenti dell'Autorità Pubblica".
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