Con i 120.400 ettari di
vegetazione andati in fumo a febbraio, il Brasile chiude il
primo bimestre del 2025 con complessivamente 806.235 ettari di
foreste distrutti. Lo riferisce la Ong MapBiomas evidenziato che
il dato mostra un calo del 59,7% rispetto ai primi due mesi del
2024.
In particolare, la maggior parte degli incendi registrati il
mese scorso si è concentrata in Amazzonia (98.100 ettari) - in
calo del 92% rispetto allo stesso mese dello scorso anno -
seguita da Cerrado (22.238), Foresta atlantica (3.930), Pampa
(1.793), Caatinga (1.773) e Pantanal (1.416).
La diminuzione del disboscamento è spiegata con una serie di
interventi approvati dal governo dallo scorso anno per
contrastare l'ondata di incendi che per mesi ha attraversato il
Paese nel corso del 2024.
Per migliorare ulteriormente la risposta istituzionale la
ministra dell'Ambiente, Marina Silva, ha approvato un ulteriore
finanziamento da 10 milioni di euro (61 milioni di real) per
favorire la creazione di uffici di monitoraggio della
deforestazione in 70 municipi amazzonici. Grazie allo
stanziamento gli enti locali riceveranno veicoli, barche,
computer e droni, nonché formazione e consulenza tecnica per
consentire alle squadre locali di agire in modo più efficace
nella lotta alla deforestazione e nella promozione di pratiche
sostenibili.
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