Il ritrovamento la notte di venerdì di 11 cadaveri nel municipio di Ojinaga, nello stato di Chihuahua al confine con gli Stati Uniti, ha distolto per alcune ore l'attenzione della cronaca in Messico dalla scia di sangue provocata dalla guerra ancora in corso a Sinaloa tra le fazioni legate a Ismael 'El Mayo' Zambada e a Joaquin 'El Chapo' Guzman.
"Hanno lasciato 11 corpi, due dei quali decapitati,
accompagnati da uno striscione con il messaggio 'traditori' e la
firma del gruppo La Línea" ha affermato il pubblico ministero
che conduce le prime indagini citato dal quotidiano El Universal
Gli inquirenti segnalano che la firma lasciata sui cadaveri
indica che si tratta di un conflitto tra i gruppi criminali
organizzati identificati come La Línea e Los Salgueiro, e ha
escluso invece che si tratti di un evento correlato alla guerra
in corso a Sinaloa tra 'mayos' e 'chapitos' che ha provocato 40
morti e 60 'desaparecidos' nelle ultime settimane.
All'inizio della settimana, evidenziano le autorità, nello
stesso comune di Chihuahua, così come a Coyame e Manuel
Benavides, si sono registrati episodi di violenza tra i due
gruppi criminali che hanno provocato sei morti.
A causa degli
episodi di violenza, nei giorni di mercoledì e giovedì, il
governo municipale di Allende aveva chiesto ai cittadini di
evitare di uscire di casa e per sicurezza aveva chiuso anche i
suoi uffici.
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