L'ex presidente del Perù Pedro
Castillo (2021-2022), imputato in un processo per aver tentato
un autogolpe nel dicembre del 2022, ha annunciato sulle sue reti
sociali pubblicando una sua lettera manoscritta che da oggi ha
iniziato uno sciopero della fame nel carcere di Barbadillo, a
Lima, dove è recluso da oltre due anni.
Lo sciopero della fame è una protesta per quella che
considera un'"ingiustizia" nel processo contro di lui, il cui
dibattimento è iniziato la scorsa settimana.
Castillo ha informato la sua "famiglia ed il popolo
peruviano" che "facendo uso del mio diritto umano ho deciso di
iniziare uno sciopero della fame a partire da oggi (10 marzo
2025)", si legge nel documento, in cui denuncia una giudice
della sezione del tribunale che lo sta processando di non essere
imparziale, per avere in passato espresso un parere contro
quanto da lui fatto nel dicembre 2022.
La lettera è firmata dal suo avvocato, Walter Ayala. Castillo
si è presentato alle udienze in tribunale la scorsa settimana
senza assistenza legale e rifiutando di essere difeso da un
avvocato d'ufficio, anche se la corte ha deciso di
assegnargliene uno chiarendo che, formalmente, l 'ex presidente
ha rinunciato a solo uno dei suoi legali, Luis Medrano, ma non
agli altri tre e che, quindi, la sua difesa "continua a
sussistere".
Castillo rischia 34 anni di prigione per i reati di
ribellione ed abuso di autorità.
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