Un sondaggio rivela che
l'84% dei cileni è d'accordo con la destituzione della senatrice
Isabel Allende. Inoltre, il 75% non crede che il governo di
Gabriel Boric non fosse a conoscenza delle clausole che
impedivano di stipulare un contratto per l'acquisto della casa
dell'ex presidente Salvador Allende.
Secondo gli analisti, i dati riflettono l'enorme costo
politico che il governo continua a pagare per l'operazione. Si è
trattato di un "autogol, una catena di errori dall'inizio alla
fine", ha dichiarato il senatore del Frente Amplio (stesso
partito di Boric), Juan Ignacio Latorre.
L'ex senatrice Allende intanto assicura che la sua
destituzione "è stata originata da motivazioni politiche di
destra" e che è stato fatto un danno irreparabile all'onore
della sua famiglia. D'altra parte gli osservatori politici, nel
rilevare che è stata violata la Costituzione, evidenziano
tuttavia come settori della destra ne abbiano approfittato per
mettere in dubbio l'onorabilità della famiglia Allende e
l'eredità dell'ex presidente.
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