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Paraguay, 'nessun consenso nella dichiarazione finale Celac'

Paraguay, 'nessun consenso nella dichiarazione finale Celac'

Anche Argentina e Nicaragua non l'hanno adottata

ASUNCIÓN, 12 aprile 2025, 14:50

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Il Paraguay ha chiarito che non c'è stato consenso nella dichiarazione finale del IX Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici, la Celac, celebratosi questa settimana a Tegucigalpa, in Honduras.
    "Il Paraguay ha manifestato puntualmente che non era d'accordo con i termini della dichiarazione finale e che quindi non c'è stato consenso", sottolinea in un comunicato il Ministero degli Affari Esteri del paese sudamericano, precisando che la presidenza pro tempore della Celac, esercitata in quel momento dall'Honduras e passata dopo alla Colombia, "ha indicato che c'era 'sufficiente consenso' per la Dichiarazione di Tegucigalpa tralasciando la posizione di Paraguay e Argentina che non erano d'accordo con il testo finale".
    La 'Dichiarazione di Tegucigalpa' che è stata "adottata per consenso sufficiente da 30 Stati membri", dei 33 che compongono l'organismo, ha respinto "l'imposizione di misure coercitive unilaterali, contrarie al Diritto Internazionale, incluse quelle restrittive al commercio internazionale" ma "la figura del 'sufficiente consenso' non esiste nel diritto internazionale", precisa la nota del Paraguay, sottolineando "il suo fermo disaccordo rispetto a quanto accaduto", non concedendo "il consenso per l'adozione del documento" ed esigendo che "tale chiarimento sia inserito" nella dichiarazione finale che "non può essere considerata come emanata dal IX vertice dei Capi e delle Capo di Stato e di Governo della Celac".
    Oltre a Paraguay ed Argentina, anche il Nicaragua non ha adottato la Dichiarazione di Tegucigalpa.
   

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