Secondo le stime della Banca
di sviluppo dell'America Latina e dei Caraibi (Caf), la violenza
generata da gruppi criminali è costata a El Salvador il 70%
della crescita del suo prodotto interno lordo negli ultimi due
decenni.
Durante un evento della Camera di commercio statunitense nella
capitale del Paese (AmCham), il rappresentante della Caf Óscar
Avalle ha sottolineato che le stime si basano su una metodologia
sviluppata dall'economista Paul Collier, secondo la quale per
ogni anno di conflitto si perde tra il 2% e il 3% del Pil.
In una presentazione ai leader imprenditoriali salvadoregni,
il dirigente ha spiegato che la criminalità nella nazione
centroamericana tra il 1994 e il 2022, quando sono state
registrate 116.489 morti violente, ha frenato di 70% la
crescita.
"Il Pil di El Salvador non è che sia diminuito, ma ha smesso di
crescere del 70%", ha sottolineato Avalle.
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