Lo scultore Jago porta a Expo 2025
Osaka 'Apparato Circolatorio', un'opera che esplora il legame
tra creatività, tecnologia e corpo umano. L'installazione, che
potrà essere vista dall'apertura del Padiglione Italia prevista
per il prossimo 13 aprile, si inserisce nel dialogo sull'arte
come strumento di rigenerazione e interpretazione, in perfetta
sintonia con il tema della manifestazione: 'Progettare la
società del futuro per le nostre vite' che l'Italia declina nel
tema 'L'Arte Rigenera la Vita' che guida il suo Padiglione a
firma di Mario Cucinella.
'L'arte contemporanea e il linguaggio visivo utilizzato da
Jago esprimono pienamente l'obiettivo che vogliamo raggiungere
alla ormai prossima Esposizione Universale di Osaka: aggiornare
l'immagine del nostro Paese nel mondo', sottolinea
l'ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l'Italia
a Expo 2025 Osaka. 'L'Arte Rigenera la Vita è il tema che
abbiamo scelto per il nostro Padiglione, ponendo così l'accento
sul dialogo tra cultura e scienza. L'arte è al servizio della
bellezza, ma anche del benessere, infatti l'opera d'arte di Jago
sarà ospitata nella zona dell'IO nella quale indaghiamo il
rapporto tra scienza, tecnologia e individuo, da sempre uno
degli elementi ispiratori della nostra creatività'.
'Con Apparato Circolatorio ho voluto dimostrare come anche un
materiale solido e apparentemente immobile come la ceramica
possa arrivare a muoversi e a pulsare. Attraverso la creatività
e la capacità tecnica, quest'opera prende vita, trasformandosi
in un battito eterno. Expo 2025 Osaka è l'occasione per
condividere questa ricerca con il mondo, mostrando come l'arte e
la tecnologia possano dare forma all'invisibile', spiega Jago.
Realizzata nel 2017, Apparato Circolatorio nasce dalla
volontà di tradurre il battito cardiaco in un'opera d'arte. Jago
ha dapprima modellato un cuore in argilla, successivamente
digitalizzato per ottenere un'animazione tridimensionale del suo
movimento. Questo processo è stato suddiviso in trenta
fotogrammi, ognuno dei quali è stato convertito in un modello
3D. Da questi modelli sono stati ricavati i rispettivi calchi in
gesso, all'interno dei quali è stata colata l'argilla, poi cotta
e smaltata. Il risultato è una serie di trenta cuori, ognuno
diverso dall'altro, che riproducono il movimento di un singolo
battito. Disposti in cerchio, simbolo di continuità e infinito,
questi pulsano senza un inizio né una fine, evocando il
rinnovarsi della vita e della creazione. A completare
l'installazione, un video in loop mostra la contrazione dei
cuori, trasformando lo spazio in un'esperienza immersiva, dove
la scultura si anima divenendo respiro, presenza e memoria.
Dopo aver installato la scultura Look down a New York e reso
la sua David opera simbolo del tour mondiale della nave Amerigo
Vespucci, con Apparato Circolatorio a Osaka Jago continua il suo
viaggio globale, raccontando, attraverso un battito del cuore,
l'energia che unisce il passato, il presente e il futuro
dell'umanità. L'installazione di Apparato Circolatorio celebra
dunque la vita e il suo rinnovarsi creando anche un forte
dialogo con la storia dell'arte e le lezioni dei grandi maestri.
La sua forma scultorea e il suo messaggio si intrecciano con
opere iconiche del passato, presenti nel Padiglione Italia, come
l'Atlante Farnese e 'La Deposizione' di Caravaggio, portando
l'arte contemporanea ad un confronto diretto con la grande
tradizione artistica italiana.
Jago è uno scultore italiano nato a Frosinone nel 1987. La
sua ricerca artistica fonda le radici nelle tecniche
tradizionali e instaura un rapporto diretto con il pubblico
mediante l'utilizzo di video e dei social network, per
condividere il processo produttivo. A 24 anni è stato
selezionato per partecipare alla 54a edizione della Biennale di
Venezia, esponendo il busto in marmo di Papa Benedetto XVI
(2009). La scultura giovanile è stata poi rielaborata nel 2016,
prendendo il nome di Habemus Hominem e divenendo uno dei suoi
lavori più noti. Nel 2019, in occasione della missione Beyond
dell'Esa, Jago è stato il primo artista ad aver inviato una
scultura in marmo (The First Baby) sulla Stazione Spaziale
Internazionale. Nel novembre 2020 realizza l'installazione Look
Down, che viene collocata in Piazza del Plebiscito a Napoli, per
poi essere esposta nel deserto di Al Haniyah a Fujairah (Uae).
Il primo ottobre 2021 Jago installa la sua Pietà nella Basilica
di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo (Roma) e il
12 marzo 2022 inaugura la mostra Jago - The Exhibition presso
Palazzo Bonaparte a Roma. Il 20 maggio 2023 il laboratorio nella
Chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi (Napoli) apre al pubblico
come Jago Museum.
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