L'Ambasciatore d'Italia in Kenya,
Roberto Natali, ha lanciato oggi, alla presenza del segretario
ad interim del ministero del Lavoro e della protezione sociale
keniana Joel Mwanzia, l'edizione 2023 della Settimana della
cucina italiana nel mondo che si terrà dal 13 al 19 novembre tra
la capitale Nairobi e le più note località della costa keniana.
Organizzata in collaborazione con l'Istituto Italiano di
cultura di Nairobi (Iic) e l'Italian Trade Agency (Ita), la
Settimana della cucina italiana è un'iniziativa internazionale
ideata dal ministero degli Affari Esteri e della cooperazione
internazionale per promuovere il cibo italiano e la tradizione
enogastronomica, come tratto distintivo dell'identità e della
cultura italiana.
"La cucina italiana si regge su due pilastri fondamentali -
ha ricordato Natali - i prodotti, che hanno origine da un
territorio molto vario e particolareggiato, dalla conoscenza e
dal rispetto della natura e della biodiversità, e l'utilizzo
degli stessi attraverso artigianato, insegnamento e quel tocco
di sana 'gioia di vivere', del tutto italiana".
Il diplomatico si è soffermato sulla tradizione, sulla
ricerca scientifica e sulle moderne tecnologie che rendono
ancora unico il 'marchio di fabbrica' della cucina italiana, ma
anche sulla questione dell'italian sounding. "I prodotti
italiani sono tra i più apprezzati ma anche tra i più imitati e
camuffati nel mondo - ha appuntato -, veri e propri 'fake' che
non possono avere la stessa qualità e attenzione al gusto di
quelli originali. Con questa iniziativa vogliamo diffondere non
solo la bontà, la genuinità e la qualità del nostro cibo e dei
nostri vini, ma anche la loro unicità".
Nairobi e la costa saranno il palcoscenico di una serie di
eventi atti a promuovere il cibo e la cultura del mangiare e
bere bene, e in maniera salutare secondo i dettami della dieta
mediterranea, in un paese come il Kenya che apprezza sempre più
la cucina italiana.
Vi saranno conferenze di carattere scientifico con esperti
del settore, tra cui Mauro Serafini, docente di Nutrizione
umana, Sostenibilità alimentare e sperimentale all'università di
Teramo, e stage di cucina per l'istituto del turismo e
dell'ospitalità Utalii College, e per giovani cuochi tenuti
dallo chef Luca Mastromattei, ambasciatore del gusto italiano
nel mondo.
Altri incontri ed eventi riguarderanno la cultura del vino e
dell'olio extravergine d'oliva e "assaggi d'Italia" in luoghi
caratteristici del paese, come l'antica fortezza portoghese di
Mombasa, Fort Jesus. L'influencer keniano "The roaming chef",
eletto personaggio social africano nel 2022 e seguito da 4
milioni di followers, sarà presente ad alcuni di questi eventi e
li documenterà e diffonderà sui suoi canali.
"Le relazioni tra Italia e Kenya, che dalla nostra
indipendenza sono sempre state solide - ha dichiarato Mwanzia -
si rafforzano sempre di più ed eventi come questo, che
intrecciano cultura, tradizione e possibilità di formare i
nostri giovani in campi come la ristorazione e l'ospitalità, ne
costituiscono un importante esempio".
Il rappresentante del governo keniano si è augurato una
presenza corposa di studenti keniani ai corsi di lingua italiana
organizzati dall'Istituto italiano di Cultura di Nairobi. La
Settimana della cucina italiana nel mondo dedicherà anche due
giornate ai più piccoli, con i "pizza training" in due pizzerie
di Nairobi e Watamu e due mostre itineranti di prodotti
italiani, una sui bus elettrici della capitale ed una sui tuk
tuk, i caratteristici taxi della costa, tra Malindi, Watamu e
Diani.
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