Una piazza per l’Europa, sabato 15 marzo, a Roma. A lanciare l’idea dalle colonne di Repubblica è stato qualche settimana fa il giornalista di lungo corso Michele Serra, che, alla vigilia dell’appuntamento, non pare essere preoccupato della possibilità di una piazza plurale: “mi farebbe piacere, vuol dire che ci troviamo tutti intorno a un sentimento europeo, a domande e necessità" anche se "le risposte non sono univoche".
Le ragioni della manifestazione
Alla base dell’iniziativa, che avrà luogo nel pomeriggio a Piazza del Popolo, la volontà, come spiega lo stesso Serra, di “far capire che esiste una opinione pubblica democratica ed europeista che chiede qualcosa di più a quella bandiera”.
“Ci saranno persone che parleranno per dire sostanzialmente che cosa ci piace già adesso dell'Europa - la libertà, i diritti, i welfare - e proveremo a dire anche quello che ci manca, quello che vorremmo che ci fosse” ha spiegato il giornalista.
"Non ci saranno simboli di partito, solo bandiere dell'Europa, e niente esponenti politici sul palco con l'eccezione dei sindaci" specifica Serra. E benché la sua idea di vedere in piazza solo bandiere dell’Ue sia stato “solo il sogno di un minuto” – in tanti si presenteranno con quella della pace o dell’Ucraina – si augura che siano “un po' di più quelle europee”.
Dopo il piano di Von der Leyen per il riarmo dell’Ue, che Serra ha definito “contrario ai valori fondativi dell'Unione Europea”, il tema del riarmo sarà centrale, come riconosciuto dallo stesso giornalista: “Ho rivendicato l'ingenuità della manifestazione, mi rendo conto che dopo le polemiche sul riarmo il tema è caldissimo, ma stiamo cercando di non fare schiacciare il palco solo dalla questione guerra-pace perché c'è anche la questione dei diritti".
Sul palco senatori a vita, intellettuali e attori
Serra ha quindi elencato i nomi di chi interverrà sul palco "o in presenza o in video": ci saranno tre senatori a vita Renzo Piano, Liliana Segre ed Elena Cattaneo. Gli attori Antonio Albanese e Claudio Amendola.
E ancora, tra gli altri: Corrado Augias, Fabrizio Bentivoglio, Claudio Bisio, Pif, Luca Bizzarri, Gianrico Carofiglio, Javier Cercas, il sindaco di Barcellona, poi Renata Colorni, Lella Costa, Alessia Crocini (Famiglie Arcobaleno), Maurizio De Giovanni, Roberto Vecchioni, Corrado Formigli, Roberto Gualtieri, Jovanotti, Luciana Littizzetto, Gaetano Manfredi, Alice Manone (Acli giovani), Stefano Massini.
In piazza anche il PD, Italia Viva e Avs. Il no di Conte e Calenda
Numerose le adesioni politiche a sinistra.
Sarà particolarmente nutrita la delegazione del Partito Democratico. Fra i rappresentanti del Partito Democratico attesi, oltre alla segretaria Elly Schlein, ci sono i capigruppo Chiara Braga e Francesco Boccia e numerosi esponenti delle varie aree, come l'ex commissario Paolo Gentiloni, l'ex ministro Pd Dario Franceschini, l'eurodeputato Dario Nardella, il senatore Filippo Sensi, Nico Stumpo ex articolo Uno, Marco Sarracino, della corrente di Andrea Orlando, Stefano Bonaccini e Alessandro Alfieri, che guidano la minoranza interna Energia popolare. Non ci sarà Romano Prodi, che ha in agenda un impegno a Napoli preso da tempo.
Presenti anche il governatore della Campania Vincenzo de Luca e l’ex segretario Walter Veltroni.
Avs sarà in piazza con le bandiere della pace “contro la scelta scellerata di von der Leyen" sul riarmo europeo. Italia Viva ha aderito “per salvare e rilanciare l’identità dell’Ue”, così come +Europa.
Assente il M5S perché, a detta del suo leader Giuseppe Conte, “ci sono troppe ambiguità”, e Azione di Carlo Calenda, che parteciperà a una manifestazione alternativa a piazzale Flaminio “per un’Europa forte, libera e armata”.
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