L'Aula della Camera ha approvato con 148 sì e 116 no la mozione del centrodestra sulle carceri. Il testo prevede, tra l'altro, un impegno a "valutare circoscritti e mirati rafforzamenti delle misure alternative al carcere con riguardo ai detenuti tossicodipendenti o in condizione di comprovata fragilità psico-fisica, escludendo generalizzati provvedimenti clemenziali". E a "proseguire con le iniziative già intraprese contro il sovraffollamento carcerario, attraverso la costruzione di nuovi istituti penitenziari, di nuovi padiglioni nonché attraverso il recupero dei posti detentivi attualmente indisponibili".
Bocciate le due mozioni delle opposizioni, una di Pd-Avs-+Eu-Az e Iv e una di M5s. Le minoranze, che avevano raccolto le firme per la seduta straordinaria di Montecitorio sulle carceri, sono andate all'attacco in Aula per l'assenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio.
"Siamo basiti del fatto che i gruppi parlamentari di Fratelli d'Italia e Lega non hanno partecipato alla discussione generale su un tema, quello delle carceri, di una delicatezza e gravità inaudita e che il ministero della Giustizia non è stato presente in Aula per la discussione generale. Si è presentato alla fine solo per dichiarare il voto contrario del governo alle mozioni delle opposizioni. La maggioranza e questo governo dimostrano ancora una volta totale disinteresse sul tema del carcere e verso le proposte delle opposizioni che mirano a risolvere una situazione cosi drammaticamente grave". Lo dichiarano in una nota i deputati Pd della commissione Giustizia di Montecitorio, Federico Gianassi, Debora Serracchiani, Michela Di Biase, Marco Lacarra, Rachele Scarpa.
Giachetti ha letto in Aula una lettera di Gianni Alemanno all'Unità dal carcere di Rebibbia nella quale si appellava alla politica a non ridurre il dibattito in Aula a uno scontro propagandistica.
"Venti persone si sono tolte la vita in carcere solo in questi primi mesi del 2025. Il livello di sovraffollamento degli istituti di pena è esplosivo con 16mila detenuti in più rispetto ai posti previsti. Una drammatica emergenza destinata a peggiorare per l'inerzia del governo che decide di rinunciare ad affrontarla con la rapidità e la chiarezza di idee necessarie. Il ministro Nordio, che ha preferito disertare la seduta straordinaria in Parlamento richiesta dalle opposizioni, sventola come soluzione un fantomatico 'Piano Carceri', cioè la realizzazione di nuove strutture penitenziarie. D'altronde cosa aspettarsi da un esecutivo che agisce con logiche securitarie, inasprendo pene e creando nuovi reati? La Costituzione è chiara all'art. 27, la pena deve avere una funzione rieducativa. Costringere persone a stare recluse in istituti di pena fatiscenti, sovraffollati, in condizioni di vita insostenibili è indecoroso per un Paese civile quale è l'Italia. Il governo metta da parte la propaganda e si impegni a trovare soluzioni concrete ed efficaci, ad assumere il personale che serve, a prevedere norme per la sanità penitenziaria, a pensare a misure alternative alla detenzione". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem.
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