E' partito in sordina ed è cresciuto piano piano, però meno di quanto avrebbe potuto. Al pellegrinaggio di domani sull'isola di Ventotene promosso dal segretario del Pd Lazio Daniele Leodori e dal deputato dem Roberto Morassut hanno aderito diverse forze di opposizione. Ma non tutte.
Carlo Calenda ha fatto capire che Azione non ci sarà e non è prevista la partecipazione di esponenti del M5s. L'elenco dei partecipanti si allunga, ma non ne fanno parte i leader di partito. L'obiettivo dei promotori è rispondere con un gesto altamente simbolico, la visita alla tomba di Altiero Spinelli, agli attacchi al Manifesto di Ventotene fatti dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni e da Fdi. Col passare dei giorni, la tensione non accenna a calare. "Fra i maestri censori insorti contro Meloni - ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli - si annida una minoritaria ma rumorosa progenie composta da veterocomunisti transitati a suo tempo dalla ottusa militanza per l'Unione Sovietica alla ottusa militanza per la peggiore Unione Europea". Il botta e risposta è stato duro anche sui social. "Abbiamo buttato giù l'ultimo muro rosso. Loro sbraitano, noi esultiamo", ha scritto Fratelli d'Italia su Facebook. Mentre sul profilo X di Atreju, la festa di Fdi, è apparso questo post sarcastico sul pellegrinaggio a Ventotene: "Buona scampagnata. Ostriche e champagne?".
Il presidente di Iv, Matteo Renzi, ha ironizzato su Meloni: il fatto è che "non riesce ad essere antifascista. Questo non significa che sia fascista, ma non riesce ad accettare Ventotene come un punto di riferimento". Per il co-portavoce dei Verdi e deputato di Avs, Angelo Bonelli, quello che sta avvenendo richiede come risposta la nascita di una "coalizione di Ventotene per liberare l'Italia dalla destra". Uno schieramento che, sulla carta, è più ampio di quello rappresentato dai partecipanti alla manifestazione di Ventotene. Che sono: una cospicua delegazione Pd, col responsabile Esteri Peppe Provenzano e diversi parlamentari, come Filippo Sensi e Michela De Biase. Potrebbe partecipare anche il capodelegazione in Ue, Nicola Zingaretti. E poi esponenti di Iv, col consigliere regionale Luciano Nobili, di Più Europa e di Avs.
Contrario all'iniziativa Calenda: "E' chiaro - ha spiegato - che" sul manifesto di Ventotene, a destra "stanno facendo la sceneggiata" per sviare l'attenzione dalle loro divisioni, quindi "se cominciamo col flash mob a Ventotene ho l'impressione che non segua più nessuno" quel che sta davvero accadendo. Pronta la replica di uno dei promotori, Morassut. "A Ventotene non ci sarà un flash mob - ha spiegato - Restituiamo alla politica le sue giuste parole e abbandoniamo il gergo. Ci sarà un omaggio ai padri dell'Europa. In un momento in cui i valori europei sono in gioco".
Non ci sarà nemmeno il M5s. Un'assenza che è stata notata, specie dopo quella alla manifestazione per l'Europa di piazza del Popolo. Ma Giuseppe Conte stavolta non ha preso le distanze dagli alleati. "Io sarò in Campania - ha detto da Mirafiori, dov'era ad incontrare gli operai di Stellantis - perché abbiamo tanti lavoratori che ci aspettano anche lì, che sono in difficoltà, tante realtà aziendali, fabbriche dove sono a rischio posti. Un'Europa alternativa a quella del Riarmo passa anche per l'impegno per fermare il crollo industriale che colpisce i lavoratori".
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