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Tour bis per Vingegaard, ora tenta doppietta alla Vuelta

Tour bis per Vingegaard, ora tenta doppietta alla Vuelta

Parigi incorona il danese, 'che pazza battaglia con Pogacar'

ROMA, 23 luglio 2023, 20:32

Redazione ANSA

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Tour bis per Vingegaard, ora tenta doppietta alla Vuelta © ANSA/EPA

Tour bis per Vingegaard, ora tenta doppietta alla Vuelta © ANSA/EPA
Tour bis per Vingegaard, ora tenta doppietta alla Vuelta © ANSA/EPA

Jonas Vingegaard può finalmente prendersi una pausa: il Tour de France è suo, per il secondo anno consecutivo. Quella di oggi, come ogni volta che la Grande Boucle si conclude, è stata una passerella finale sui viali di Parigi, che ha di nuovo incoronato il 26enne danese che, dopo una breve vacanza, comincerà a prepararsi per la Vuelta, perché quest'anno punta alla doppietta. "Ci vediamo a Barcellona, ;;;;per La Vuelta - il suo annuncio -. Correrò al fianco di Primoz Roglic (nella Jumbo Visma ndr), e vediamo che succede".
    In attesa quindi di vedere come andrà la sfida con Remco Evenepoel sulle strade spagnole, quello di oggi per Vingegaard è stato il giorno della festa, resa chiassosa dal tifo di molti suoi tifosi arrivati nella capitale francese dalla Danimarca e ancor più bella dal modo in cui ha battuto il suo grande rivale Tadej Pogacar, infliggendogli un distacco di 7'29" nella classifica generale finale, margine che pochi avrebbero pronosticato alla vigilia. Ma sulle salite di Francia l'ex commesso in una pescheria ha dimostrato di avere davvero una marcia in più e per lo sloveno che quest'anno ha fatto incetta di classiche (ha vinto, anzi dominato, Fiandre, Amstel e Freccia Vallone) questa volta non c'è stato nulla da fare. Forse anche per il fatto che, sempre in primavera, si è rotto un polso alla Liegi ed è stato quasi un mese senza poter uscire in bicicletta.
    Ma di che pasta sia fatto Pogacar lo ha dimostrato ieri, andando a vincere una tappa durante la quale erano previsti sei gran premi della montagna e mostrando una personalità speciale. Oggi invece c'è stata, come sempre a Parigi, una volata in generale in cui si è imposto il belga Jordi Meeus, al fotofinish sul connazionale Jasper Philipsen, che in questo Tour ha ottenuto quattro successi di tappa.
    "Spero di potere tornare l'anno prossimo - le prime impressioni di Vingegaard - e di fare la tripletta. E' incredibile aver vinto il mio secondo Tour de France, e credo che quella fra me e Tadej sia stata una bellissima pazza battaglia. E' stato tutto molto esaltante, anche per noi che l'abbiamo corsa. Ma adesso fatemi godere questa maglia gialla e la mia famiglia: per prima cosa spero di essere un buon padre per mia figlia".
    Di questo Tour edizione numero 110 rimane anche l'immagine di Giulio Ciccone che conquista il titolo di miglior scalatore, e quindi la maglia a pois, primo italiano a riuscirci 31 anni dopo Claudio Chiappucci. "Indosso questa maglia con onore - il commento del 'camoscio' abruzzese -, perché ha un significato importante, è prestigiosa, e per me è una grande soddisfazione.
    La lotta per conquistarla è stata molto difficile, aperta fino a ieri, negli ultimi anni veniva indossata da uomini di classifica. Però ce l'abbiamo fatta". E per festeggiare oggi la Star Trek ha fatto una sorpresa a Ciccone facendogli trovare, prima della partenza, una bici a pois come la casacca che indossava, "e anche questa è una bella soddisfazione", ha chiosato il re dei grimpeur.
   

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