Un sospiro che da una parte è di sollievo, per l'evoluzione senza conseguenze del durissimo scontro tra Maignan e Jimenez con il portiere che sta bene ed è stato dimesso dall'ospedale, dall'altra di speranza perché il Milan con il 3-4-3 ha davvero convinto.
Una serata che ha solo del positivo per il Milan quella di venerdì sera a Udine, con una soddisfazione che raramente si è sentita nella stagione rossonera. Prima di tutto la cosa più importante: Mike Maignan è tornato a Milano dopo la nottata passata in osservazione a seguito del duro scontro il gioco nel secondo tempo di Udine contro Jimenez. Un forte trauma cranico, l'uscita in barella dal campo, la mente che corre ad episodi recenti che in Serie A, lo spavento, ma anche la consapevolezza che Maignan è sempre stato cosciente, poi l'arrivo delle notizie tranquillizzanti dal club rossonero.
Oggi il portiere è stato dimesso, sta bene ma dovrà stare in riposo assoluto fino a martedì quando sarà poi rivalutato. È presto per capire se sarà a disposizione contro l'Atalanta per la domenica di Pasqua ma c'è ancora tempo. Anche perché il Milan senza partite infrasettimanali può finalmente lavorare per costruire le basi su cui improntare il proprio futuro tecnico e tattico. E molto potrebbe passare dal cambio di modulo.
A Udine il Milan è stato divertente, imprevedibile. Si sono esaltati anche giocatori spesso in ombra in questa stagione.
Rafael Leao è tornato a divertirsi con il pallone tra i piedi.
Assist e gol di chi sorride quando sfiora la sfera con gli scarpini. È merito del 3-4-3 e di quella libertà di gioco offensiva che è mancata al portoghese. Lo ha spiegato anche lui stesso dopo la partita: "Siamo più compatti in difesa, ma allo stesso tempo più liberi in attacco. Mi trovo bene con i compagni, mi hanno cercato spesso, anche Luka e poi Abraham quando è entrato. Possiamo fare bene con questo assetto". Non solo, perché a Udine si è guadagnato applausi anche Theo Hernandez di nuovo al gol. La posizione più avanzata del terzino francese lo ispira e c'era da festeggiare la bimba arrivata solo pochi giorni prima. Una promozione a pieni voti che sembra quasi inedita in un'annata maledetta. Ma le difficoltà sono state di tutta la squadra, se non di tutto il club. Ora si riapre uno spiraglio per l'Europa ma bisognerà far bene contro l'Atalanta domenica. Conceiçao però ha un'altra settimana di lavoro piena e le premesse fanno ben sperare, con un sospiro di sollievo.
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