Dopo quasi 4 mesi di astinenza e alla 15/ma partita senza successi, dalla viglia di Natale alla domenica delle Palme, il Venezia trova la vittoria più importante e, di fatto, condanna il Monza alla retrocessione, alla quale manca solo la matematica. I tre punti giungono alla fine di una partita sporca, che i lagunari fanno propria con l'unico tiro in porta del secondo tempo, quando ormai le speranze sembravano affievolirsi.
Invece, l'Empoli è stato agganciato al terzultimo posto - giocherà lunedì il posticipo a Napoli - e, a Pasqua, c'è proprio lo scontro all'ultimo respiro al Castellani, con la zona salvezza che ora dista due soli punti. Di Francesco, per la prima volta in stagione propone, dall'inizio, la coppia d'attacco Oristanio-Gytkjaer, con Busio a centrocampo che vince il ballottaggio con Doumbia e Duncan. Nesta si affida a Keita Balde e Dany Mota per cercare i gol della sopravvivenza. In panchina, dove siede Castrovilli, si rivede anche Sensi. Ci prova subito il Monza: al 4', sfruttando un rimpallo da corner, Pedro Pereira impegna di testa Radu in un'impegnativa respinta a terra. Gli ospiti prevalgono nel possesso palla, ma il match è sempre spezzettato: nel primo tempo Maresca fischia 22 falli, un'enormità di questi tempi. Al 24' il Venezia va un passo dal vantaggio. Su punizione insidiosa di Nicolussi Caviglia, Turati cerca di smanacciare in angolo, ma ne esce un'autotraversa con Akpa Apro che sventa sulla riga. Passano solo 4 minuti e Marcandalli di testa chiama il portiere ospite a una smanacciata d'istinto. Keita Balde alza bandiera bianca per un problema muscolare e Nesta lo sostituisce con Caprari.
Niente cambi nell'intervallo, ma Nesta deve usare il secondo slot già al 5' perché si fa male anche Izzo: dentro Caldirola. Di Francesco vede che i suoi non hanno il giusto mordente e al quarto d'ora si gioca il triplice cambio: fuori gli impalpabili Oristanio e Gytkjaer, con Fila e Yeboah nuova linea d'attacco. Haps rileva Marcandalli, per dare più spinta anche dalla retroguardia. Il Monza è più sereno e manovra meglio. All'improvviso, inatteso, il vantaggio dei lagunari: al 27' Ellertsson fa una magia a sinistra, con una finta si libera dell'avversario e serve a Fila un assist al bacio, solo da spingere in porta in scivolata. Per il giovane attaccante ceco è la prima marcatura in Serie A, proprio sotto gli occhi di Pohjanpalo, tornato per l'occasione con la famiglia per supportare gli ex compagni. Nesta non ha più nulla da perdere e getta nella mischia Palacios, Gagliardini e Forson, proprio mentre Nicolussi Caviglia, con una punizione a giro dal limite, costringe Turati a un colpo di reni per evitare il raddoppio. All'89 Doumbia, in contropiede, cerca il ko, ma il diagonale sibila a fil di palo. Nei 6' di recupero Fila, già ammonito, entra duro su un avversario e rimedia il secondo giallo, che gli farà saltare la sfida salvezza con l'Empoli.
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