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Djokovic: 'Non condivido tutto della causa intenta da Ptpa

Djokovic: 'Non condivido tutto della causa intenta da Ptpa

"Alcune formule sono un po' forti, ma mi fido degli avvocati"

ROMA, 21 marzo 2025, 15:26

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Novak Djokovic ha affermato di non condividere in pieno la causa intentata contro Atp, Wta e Itia dal sindacato dei giocatori da lui co-fondato, la 'Professional Tennis Players Association' (Ptpa), che martedì ha depositato in vari tribunali documenti in cui attacca la formula dei montepremi ideata dai tour Atp e Wta, il calendario "insostenibile" di 11 mesi e le "perquisizioni invasive della privacy".

 Djokovic, fondatore della Ptpa nel 2020 con il canadese Vasek Pospisil, non è tra i 12 giocatori querelanti insieme al sindacato. "In generale, ho pensato di non dover firmare la lettera perché voglio che altri si facciano avanti. Sono stato molto attivo nella politica del tennis - ha detto il serbo al Miami Open - Questa è una classica causa legale, avvocati contro avvocati. Quindi, per essere sincero, ci sono cose con cui sono d'accordo ed altre con cui non lo sono. Ho scoperto che forse alcune formulazioni erano piuttosto forti, ma immagino che il team legale sappia cosa sta facendo e che tipo di terminologia serva per ottenere l'effetto giusto".

Djokovic ha insistito sul fatto che non vuole causare una frattura nel tennis. "Non sono mai stato un fan e un sostenitore della divisione nel nostro sport, ma ho sempre lottato per una migliore rappresentanza, influenza e posizionamento dei giocatori a livello globale nel nostro sport, che penso non sia ancora dove dovrebbe essere e dove la maggior parte di loro pensa che dovrebbe essere", ha aggiunto.

Sia l'Atp che il Wta Tour hanno respinto le critiche, contrapponendo la ricchezza dei montepremi e la sicurezza che offrono ai giocatori. 
   

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