Bruxelles ha avviato una procedura di infrazione contro l'Italia e altre 25 capitali Ue per non aver recepito integralmente nel diritto interno la direttiva di riforma del mercato elettrico dell'Ue, adottata nel pieno della crisi dei prezzi dell'energia.
Lo rende noto la Commissione europea ricordando che i governi avevano tempo fino al 17 gennaio per notificare il recepimento, fatta eccezione per le disposizioni sulla libera scelta del fornitore e sulla condivisione dell'energia, per le quali hanno tempo fino a luglio 2026.
Ad oggi solo la Danimarca ha notificato entro il
termine.
Le altre capitali, Roma compresa, che hanno ricevuto la
lettera di costituzione in mora, hanno ora tempo due mesi per
rispondere, completare il recepimento e notificare le misure
alla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la
Commissione può decidere di emettere un parere motivato e dunque
portare avanti l'iter di infrazione.
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