Un inizio e un finale di gara da
applausi, tra prodezze e birdie che hanno mandato in visibilio
gli spettatori presenti. A Pacific Palisades, in California, non
ha deluso le attese Tiger Woods. Il campione americano ha chiuso
il primo round del Genesis Invitational, torneo del PGA Tour, al
27/o posto con uno score di 69 (-2) colpi. "The Big Cat" ha
iniziato la sua prova realizzando un birdie alla buca 1 del
Riviera Country Club (par 71), poi ha 'segnato' il primo di tre
bogey alla 4. Ma nelle ultime tre 'hole' ha regalato spettacolo
con tre birdie consecutivi e 'putt' perfetti che hanno scatenato
la sua esultanza e quella dei tanti tifosi che hanno affollato
il "green" per il ritorno, l'ennesimo, di Woods. Per la prima
volta dal 2020, il californiano è tornato a giocare un torneo
del PGA Tour diverso da un Major. Non un evento qualsiasi, ma
quello sponsorizzato dalla sua fondazione e che Woods non ha mai
vinto (è arrivato invece due volte secondo). Tutti i riflettori
puntati su di lui. Nonostante un field stellare, con 23 tra i
migliori 25 al mondo (e un montepremi di 20 milioni di dollari),
Woods ha rubato la scena agli altri big della disciplina, da Jon
Rahm a Rory McIlroy, tra i protagonisti del giro d'apertura.
Dopo le prime 18 buche, in testa alla classifica con 64 (-7) ci
sono gli americani Max Homa e Keith Mitchell. Dietro di loro,
distante un solo colpo dalla vetta, ecco Rahm. Terzo (anche nel
world ranking) con 65 (-6), lo spagnolo punta a tornare sul
trono spodestando Scottie Scheffler, solo 44/o con 70 (-1) in
California. Mentre il nordirlandese McIlroy è 7/o con 67 (-4).
Buona partenza pure per Collin Morikawa, 4/o con 66 (-5) al pari
di Matt Kuchar e Harris English. Più indietro Justin Thomas,
14/o con 68 (-3). Falsa partenza per Francesco Molinari. Reduce
dall'uscita al taglio al Phoenix Open, il torinese è 121/o con
76 (+5) e rischia una nuova eliminazione. Due birdie, tre bogey
e due doppi bogey per l'azzurro, in difficoltà.
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