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Al via il processo in Austria per la 'cassaforte' di Benko

Al via il processo in Austria per la 'cassaforte' di Benko

Intentato dal curatore fallimentare per fondazioni della madre

BOLZANO, 30 gennaio 2025, 15:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Inizia oggi ad Innsbruck, in Austria, il processo contro la madre dell'ex tycoon tirolese René Benko per le fondazioni a lei intestate, delle quali - così l'accusa - disponeva invece direttamente il figlio. Si tratta della Laura Stiftung con sede a Innsbruck e la Ingbe Stiftung con sede a Vaduz, nel Liechtenstein, che la stampa austrica definiscono la "cassaforte" di Benko.
    La causa civile è stata intentata dal curatore fallimentare Andreas Grabenweger dopo il mega crack della Signa. Il 37enne, che dalla scorsa settimana si trova in custodia cautelare a Vienna, secondo Forbes, nell'estate 2023 (prima del crack) vantava un patrimonio di 5,5 miliardi di euro. Secondo l'accusa, Benko avrebbe parcheggiato un grande patrimonio in questa due fondazioni, delle quali la madre 73enne fungerebbe solo da prestanome. Il processo potrebbe durare anni, scrive l'Apa.
    In apertura del processo il legale di Ingeborg Benko, Hermann Pfurtscheller, ha contestato l'imputazione. La causa civile - ha sostenuto - è stata intenta contro "la persona sbagliata", casomai - ha proseguito - dovevano essere imputati anche le fondazione e il figlio René Benko, creando in questo modo un cosiddetto litisconsorzio. Secondo il gestore fallimentare la madre non poteva agire senza il placet del figlio. Il giudice si è riservato a decidere "in tempi stretti", riporta l'Apa. Per questo motivo, per il momento, non è stata neanche fissata la tabella di marcia per il processo, ma sono stati solo elencati i possibili testi da chiamare, tra essi praticamente l'intera famiglia Benko (l'ex tycoon, la moglie e la sorella). Dopo l'udienza il legale di Ingeborg Benko si è detto fiducioso che la sua istanza di nullità dell'imputazione sarà accolta. Si prospetta comunque un lungo rinvio della causa civile perché l'80% dei testi della causa civile - così il giudice - potrebbero avvalersi della facoltà di non rispondere, in quanto coinvolti nell'inchiesta penale della Procura anti-corruzione di Vienna, per la quale René Benko dalla scorsa settimana è in custodia cautelare.

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