"Un aumento di volume pari a 1.000
metri cubi è più che apprezzabile a colpo d'occhio, considerando
che equivalgono a un palazzo di 10 metri di lato, alto 3 piani".
Lo affermano le associazioni ambientalistiche e della montagna
che hanno deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato dopo
essersi viste rigettare il ricorso contro la funivia Tires-Malga
Frommer dal Tar di Bolzano sulla base della considerazione che i
volumi abusivi
Alpenverein Südtirol, Cai Alto Adige, Dachverband für Natur
und Umweltschutz, Heimatpflegeverband Südtirol e Mountain
Wilderness contestano anche la mancanza di interesse a
contestare l'abuso paesaggistico da parte loro sostenuta invece
dal Tar. "Essendo la protezione dell'ambiente e della natura un
punto fondamentale del loro statuto e della loro missione -
sottolineano in una nota - questa non può essere loro negata in
sede giudiziaria, proprio perché il paesaggio è un bene comune,
tutelato anche dalla costituzione".
Le cinque associazioni ricordano, inoltre, che "la Tierser
Seilbahn S.p.a. ha ricevuto 11,3 milioni di euro di soldi
pubblici, liquidati oltretutto mentre il ricorso al TAR era
pendente" e che "l'abuso paesaggistico fu sanato con un accordo
con la procura della Repubblica che prevedeva il tombamento di
alcuni locali per compensare quelli abusivamente realizzati".
"Se questa sentenza del Tar non verrà riformata, questo
creerà un precedente e in provincia di Bolzano non sarà più
possibile opporsi ad altri abusi paesaggistici, che purtroppo
continuano ad avvenire".
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