"Voi giovani siete la mia unica
speranza di poter arrivare alla verità e alla giustizia, che è
quello per cui combatto da 30 anni". Lo ha detto Salvatore
Borsellino, fratello del giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio
del 1992, in videocollegamento con gli studenti dell'Itt
Buonarroti di Trento. "In questo momento - ha aggiunto
Borsellino - sto combattendo una lotta terribile con un decreto
legge che si chiama decreto sicurezza. Oltre a togliere le
libertà a tutte le persone, facendo diventare il nostro Stato
come uno Stato di polizia, perché aumenta le pene per le
manifestazioni anche legittime, contiene anche l'articolo 31,
che dà ai servizi segreti, che a mio avviso hanno avuto un ruolo
in tutte le stragi nel nostro Paese da Portella della Ginestra
in poi, la possibilità di non rispondere del loro operato di
fronte alla legge".
Nell'aula magna dell'Istituto era presente anche la nipote
di Paolo Borsellino, Roberta Gatani, autrice del libro
"Cinquantasette giorni", che racconta il periodo intercorso tra
la strage di Capaci e la strage di via d'Amelio e che è nato in
occasione del 30/o e del 31/o anniversario delle stragi del
1992. Il libro è stato scritto, ha spiegato, perché "si stanno
piano piano cancellando quei giorni che vanno dalla strage di
Capaci a quella di via d'Amelio". "Cancellando questi 57 giorni
- ha aggiunto Gatani - cancelliamo la grandezza di quest'uomo:
la sua passione e il suo senso del dovere, ma anche la sua
paura. Era un uomo che amava la vita e che avrebbe sicuramente
fatto a meno di morire. Ma cancellando questi 57 giorni
cancelliamo anche le responsabilità di tutte le persone che in
quei 57 giorni non hanno fatto nulla. Perché in realtà davvero
non è stato fatto nulla per provare a salvare Paolo Borsellino".
Insieme a Borsellino e Gatani, è stato ospite dell'incontro
anche Walter Ferrari, portavoce del Comitato lavoratori porfido.
Il "Progetto legalità" dell'Itt Buonarroti, ha spiegato la
docente referente, Lucia Sciumbata, è attivo da più di quattro
anni. "Vogliamo portare avanti il concetto di legalità cercando
di risvegliare gli animi delle nuove generazioni", ha detto
all'ANSA. "Anni fa abbiamo ospitato Fiammetta Borsellino, mentre
quest'anno abbiamo incontrato anche Pietro Grasso e Sara
Loffredi, autrice del libro 'La casa di Paolo'".
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