"Abbiamo posto una pietra miliare
nei nostri servizi destinati ai tecnici": a sottolinearlo è
Roberto Dinale, direttore dell'Ufficio provinciale Idrologia e
dighe, in occasione della programmazione web della nuova
versione ampliata dell'applicazione WebBasin per le valutazioni
idrologiche in Alto Adige, disponibile dal 27 gennaio sul sito
dell'Agenzia per la Protezione civile.
L'applicazione può essere utilizzata per visionare i singoli
corsi d'acqua, come ad esempio il Rio Fago a Bolzano. Nel caso
di questo torrente, ad esempio, con un semplice clic, l'utente
può generare statistiche sulle precipitazioni intense avvenute
sulla superficie di drenaggio. Il programma, inoltre, è in grado
di calcolare la probabilità di eventi di piena.
La relazione delle curve altezza-durata-frequenza delle
precipitazioni è di importanza cruciale in molti settori
dell'idrologia e della gestione delle acque. Questa relazione
viene utilizzata per valutare i rischi, pianificare le misure di
protezione, costruire progetti infrastrutturali e, in generale,
supportare la pianificazione territoriale. WebBasin, dunque,
rappresenta una piattaforma moderna che analizza e visualizza
questa relazione.
"Negli ultimi 15 anni, WebBasin era una piattaforma accessibile
solo agli utenti interni dell'Agenzia", riassume Klaus
Unterweger, direttore dell'Agenzia per la Protezione civile:
"Nella nuova versione del software è stata aggiunta la variabile
'supplemento al cambiamento climatico' come opzione per le
precipitazioni intense. Ciò significa che i cambiamenti
climatici possono essere presi in considerazione nei calcoli o
che il modello di calcolo può essere adattato di conseguenza.
WebBasin è un'affidabile e moderna piattaforma per la fornitura
di dati idrologici di base e statistiche puntuali e spaziali.
L'uso di questi approcci è fondamentale per affrontare le sfide
del cambiamento climatico", ha spiegato Unterweger.
La piattaforma include una serie di funzioni per
caratterizzare le precipitazioni intense e il deflusso delle
piene, spiega il responsabile del progetto Stefan Ghetta: "La
relazione altezza-durata-frequenza delle precipitazioni permette
di quantificare l'intensità, la durata e la frequenza delle
piogge, di ricavare gli idrogrammi delle piene e quindi di
migliorare le previsioni e la pianificazione per vari settori,
come la protezione dalle piene o la pianificazione delle zone a
rischio ". Queste relazioni sono presentate sotto forma di curve
e tabelle che mostrano le precipitazioni e i deflussi
corrispondenti a diverse durate di pioggia per specifiche
probabilità di accadimento.
La nuova e pratica versione dell'applicazione è stata
sviluppata dall'Ufficio provinciale Idrologia e dighe, sulla
base di un lavoro preliminare pluriennale all'interno
dell'Agenzia per la protezione civile. Preziosa, inoltre è stata
la collaborazione con l'Ufficio Meteorologia e prevenzione
valanghe e l'Ufficio per le Tecnologie dei dati, con Inside
Climate Services, un'unità organizzativa (spin-off)
dell'Università di Padova , oltre che con esperti esterni di
software.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA