Per il segretario della Lega
Umbria Riccardo Augusto Marchetti "uno dei primi atti promossi
dall'assessore Barcaioli e avallato dalla Giunta Proietti è
stato di modificare i criteri di assegnazione degli alloggi di
edilizia residenziale sociale, cancellando quei principi di
equità, legalità e sicurezza che la Lega e il centrodestra
avevano istituito". "La nostra legge - sostiene in una nota -
prevedeva che fossero necessari cinque anni di residenza in
Umbria per poter accedere agli alloggi, mentre per la sinistra
bastano 12 mesi: una modifica iniqua e insensata, che consente
agli ultimi arrivati di scavalcare nelle graduatorie sia
italiani che stranieri regolari che già vivono stabilmente sul
territorio".
"Avevamo previsto anche - ricorda Marchetti - che chi
possiede immobili all'estero non avesse diritto all'alloggio in
Umbria, altro vincolo che la sinistra ha deciso di abrogare,
mettendo così in difficoltà quegli italiani che hanno invece
ereditato anche una piccola quota di immobile e che per questo
rischiano di essere esclusi dalle graduatorie dell'edilizia
residenziale sociale. Non stupisce la presa di posizione
dell'assessore Barcaioli, del resto il suo partito è lo stesso
che ha fatto la fortuna di Ilaria Salis assicurandole un seggio
in Europa, lei che le case le occupa fregandosene della legge e
delle regole. La Lega non resterà in silenzio a guardare e
continuerà a battersi affinché italiani e stranieri perbene,
radicati da anni sul territorio, che lavorano e contribuiscono
allo sviluppo della nostra terra, non vengono penalizzati da
amministratori che antepongono folli teorie ideologiche al
buonsenso".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA