Il turismo lento e la capacità di fare sistema tra territori si confermano una risorsa strategica per il futuro del settore turistico italiano. Alla Bit di Milano è stata presentata "Cammini aperti: edizione speciale 2025", la seconda edizione dell'iniziativa nazionale dedicata ai cammini, nata per valorizzare un turismo esperienziale che unisce spiritualità, sostenibilità e inclusività.
Il progetto, promosso dal ministero del Turismo e coordinato dalla Regione Umbria, vede il coinvolgimento di Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Toscana, territori attraversati da percorsi di grande valore storico, culturale e religioso.
L'evento, che si terrà il 10 e 11 maggio, avrà un'importanza particolare in questo anno segnato dal Giubileo e dalle celebrazioni dell'ottavo centenario francescano.
"Il turismo lento, sostenibile e accessibile è un tratto identitario della nostra regione - ha detto la presidente dell'Umbria, Stefania Proietti - e continueremo a investire su una promozione turistica all'insegna di un brand unitario. Il Giubileo, la canonizzazione di Carlo Acutis e le celebrazioni francescane richiameranno milioni di pellegrini in Italia. La nostra volontà è di attuare una promozione integrata di tutto il nostro territorio, dai borghi più piccoli ai grandi centri storici, facendo dell'Umbria il cuore dell'accoglienza italiana". Nel 2025, l’Umbria conferma il suo ruolo di regione capofila del progetto, con l’obiettivo di consolidare la rete dei cammini e favorire una promozione unitaria degli itinerari religiosi. Tra questi spiccano la Via di Francesco, che attraversa Toscana, Emilia-Romagna, Umbria e Lazio, il Cammino di San Benedetto, che unisce Umbria e Lazio, e la Via Lauretana, che collega Marche, Toscana e Umbria. “Questi percorsi sono fondamentali per il turismo sostenibile e l’accoglienza diffusa - ha sottolineato Proietti - e come Regione Umbria siamo impegnati nei tavoli nazionali per migliorare servizi e fruizione, convinti che i cammini italiani siano tra i più belli del mondo anche in termini culturali e spirituali”. “Lavoriamo per una loro sempre maggiore accessibilità e promozione, sia in Italia che all’estero”, ha detto ancora la governatrice. Un modello vincente, come dimostrato dal successo della scorsa edizione: “Cammini aperti” ha registrato il tutto esaurito con 2.000 posti disponibili andati esauriti in pochi giorni. Anche quest’anno l’evento vedrà la partecipazione di numerose realtà associative, tra cui Fish (Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie) e il Club alpino italiano, con un’attenzione particolare all’accessibilità dei percorsi e all’inclusione di ogni categoria di viaggiatori. L’edizione 2025 si distingue per l’ampio ventaglio di esperienze proposte. Saranno organizzate 27 escursioni, con ogni regione che avrà a disposizione tre percorsi per cammino, per un totale di oltre 3.000 partecipanti. Gli itinerari, ad anello e con difficoltà turistica o escursionistica, avranno una lunghezza compresa tra 7 e 12 chilometri e un dislivello massimo di 300 metri, garantendo un’esperienza adatta a tutti, grazie alla guida di accompagnatori esperti. Tra le principali novità, le aperture straordinarie di luoghi di culto e siti storici normalmente chiusi al pubblico, che permetteranno ai visitatori di scoprire autentiche gemme nascoste del patrimonio culturale e spirituale italiano. L’assessora al Turismo dell’Umbria, Simona Meloni, ha evidenziato il valore strategico dell’iniziativa. “I cammini religiosi - ha detto -, con Assisi al centro e la Valnerina come territorio ricco di spiritualità, rappresentano un patrimonio inestimabile. Sono un modello di turismo che mette in rete più territori e più regioni, fondamentale anche per gestire i flussi di turisti attesi con il Giubileo e le celebrazioni francescane. Con ‘Cammini aperti’ vogliamo offrire esperienze autentiche che valorizzino storia, natura e tradizioni locali”.
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