Per i gruppi consiliari di
maggioranza in Assemblea legislativa sulla manovra fiscale "la
destra accende la macchina della disinformazione". "Bocciati
dagli umbri in campagna elettorale, sconfitti dai fatti dopo una
campagna di distrazione di massa sulla manovra fiscale, tesa
solo a coprire le proprie responsabilità amministrative che
abbiamo ereditato, la destra è ripartita con una macchina del
fango e una fabbrica di fake news che non ha eguali nella storia
dell'Umbria degli ultimi anni" sostengono in una nota congiunta.
"Un modo per cercare la propria rivincita e soprattutto per
ricostruirsi una immagine politica immacolata dopo le incapacità
che le cittadine e i cittadini hanno toccato con mano"
aggiungono.
"Ecco dunque che la raffica è partita - dice la maggioranza
in Assemblea - spiegando che si parla di stangata a partire dal
2028. Consiglieri regionali con un passato blasonato come quelli
di minoranza dovrebbero però sapere che l'annualità 2028 non è
oggetto della maonvra poiché la determinazione della fiscalità
da parte di tutte le Regioni d'Italia, imposta dalla legge di
bilancio dello stato 2025 (Art. 1 - comma 727), può avvenire
solo per gli anni di imposta 2025, 2026 e 2027. Vengono poi
fatte circolare tabelle delle aliquote con numeri sballati, per
allarmare tutti i cittadini umbri, che da questa manovra invece
avranno solo da guadagnare, con la rimessa in moto di un sistema
sanitario pubblico, che abbasserà loro la tassa occulta del
ricorso alla sanità privata (mille euro in media a famiglia
all'anno), che ha inciso nelle loro tasche più di quanto
inciderà la manovra stessa. Le uniche tabelle da consultare sono
quelle delle fonti ufficiali: Regione Umbria o Ministero
dell'Economia e delle Finanze. Altrimenti ci si renderà
protagonista di quella disinformazione e procurato allarme dei
quali siamo stati accusati. Si ricordi invece che l'unico
primato d'Italia che l'Umbria può vantare è quello della
mobilità passiva, che ci è costata 36 milioni di euro".
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