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Onnis, attenzione a dipendenti positivi

Onnis, attenzione a dipendenti positivi

Fermi a 31, no problemi di infezione per mancanza dispositivi

PERUGIA, 16 aprile 2020, 17:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"I numeri che abbiamo credo che parlino da soli rispetto all'attenzione che si è dedicata ai casi che abbiamo di dipendenti positivi al Covid-19. Situazioni di infezioni legate a insufficiente dotazione di dispositivi di protezione individuale non ci pare di averli rilevati in maniera preoccupante": così Antonio Onnis, commissario straordinario dell'azienda ospedaliera di Perugia, sull'esposizione al rischio contagio da parte del personale dell'ospedale perché non dotato a sufficienza di dispositivi come le mascherine.
    Onnis ha ricordato che sono 31 i dipendenti risultati positivi ma alcuni di questi, ha precisato, "hanno contratto il virus in ambiente familiare e non al lavoro". "Siamo fermi a questo numero da una settimana - ha poi proseguito - con due di loro che hanno avuto bisogno di ricovero e con gli altri che hanno superato l'isolamento domiciliare".
    Il commissario ha poi sottolineato che il fabbisogno di questi dispositivi è arrivato fino a 20 volte in più rispetto alle condizioni normali.
    "Dallo scorso anno i fabbisogni si sono triplicati rispetto alle esigenze" ha commentato per poi aggiungere: "I contatti con i pazienti positivi o tra dipendenti risultati positivi sono stati presidiati con accortezza". Secondo i dati illustrati sono stati sottoposti a tamponi orofaringei 814 dipendenti per un totale di 1.068, considerati quindi anche i doppi tamponi fatti in alcuni casi dalle stesse persone.
    Onnis ha ricordato inoltre che l'ospedale, vista la domanda esplosa in tutta Italia e non solo, in partenza si è trovato in difficoltà per reperire i dispositivi. "Difficoltà - ha detto - a cui si è cercato di sopperire impostando un utilizzo appropriato di questi presidi sanitari privilegiando l'assegnazione a quei soggetti e dipendenti a più alto rischio di contagio: è ovvio che pronto soccorso, reparti di malattie infettive terapie intensive e tutti quelli Covid dedicati sono stati in cima alle nostre attenzioni".
   

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