Sarà inaugurata il prossimo martedì 18 febbraio, alle ore 18, presso le sale espositive del Museo archeologico regionale, ad Aosta, la mostra 'Italo Mus. Fedele cronista del suo tempo.' Ottanta opere inedite, per la quasi totalità provenienti da collezioni private, ripercorrono il cammino artistico di Italo Mus (1892-1967), il "pittore della Valle d'Aosta", dai suoi esordi, all'alba degli anni Dieci del Novecento, fino alla metà degli anni Sessanta.
L'esposizione al Museo archeologico regionale, aperta dal 19 febbraio al 25 maggio (10-13 e 14-18, chiuso lunedì) è promossa dall'assessorato ai Beni e attività culturali attraverso la Struttura Attività espositive e promozione identità culturale.
Saranno documentate le diverse tematiche affrontate dall'artista valdostano in oltre 50 anni di attività: dalla ritrattistica alle vedute e alla pittura di paesaggio, dagli interni - genere nel quale Italo Mus ha toccato apici di straordinario lirismo - alle nature morte. Il campo di indagine si allarga anche a temi sociali e di costume per poi spingersi oltre la Valle d'Aosta con alcune marine, con il grande Polittico di Bordighera, per la prima volta in assoluto fruibile nella sua interezza, e ancora con una serie di opere "esotiche", frutto di una crociera compiuta da Italo Mus nel Mediterraneo nel 1963.
Il percorso espositivo, curato da Leonardo Acerbi e Remo Busana, si completa con una serie di disegni e monotipi a dimostrazione della poliedricità, anche tecnica, del grande maestro valdostano. “Un mondo autentico, raccontato con profonda sincerità e partecipata emozione, che ci ricorda la Valle d’Aosta dei nostri nonni, di quella gente di montagna la cui quotidianità si dipanava in un profondo connubio con la natura imponente, totalizzante, a tratti soverchiante, in cui vivevano”, sottolinea l’assessore Jean-Pierre Guichardaz. Il catalogo della mostra, bilingue italiano-francese, illustrato e con le schede di tutte le opere in mostra, contiene un testo critico di Daria Jorioz e sarà acquistabile al prezzo di 50 euro.
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