Con le elezioni comunali contestuali
a quelle regionali, previste nel prossimo settembre, l'Agenzia
regionale dei segretari non sarà in grado di rispondere alle
esigenze degli enti locali. Lo ha riferito il presidente
dell'agenzia, Massimo Pepellin, sindaco di Sarre, durante
l'audizione in prima commissione sul disegno di legge 180
'Disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale, nell'anno
2025, delle elezioni regionali e generali comunali'.
Il cda dell'Agenzia dei segretari si riunirà venerdì prossimo
per le operazioni preliminari alla predisposizione del bando di
concorso. "Speriamo in un'ipotesi ottimistica - ha detto
Pepellin a margine dell'audizione - di arrivare ad avere la
graduatoria delle persone che lo hanno sostanzialmente superato
entro settembre-ottobre, poi ci saranno i quattro mesi di
formazione, due mesi di tirocinio e poi potranno essere inseriti
nell'organico degli enti. Il range è tra aprile-maggio del
2026".
Ad oggi sono "34 i segretari, 32 operano negli enti locali,
due sono distaccati presso l'amministrazione regionale e 14 sono
quelli iscritti nella parte seconda (non di ruolo), che hanno in
gestione 27 enti locali".
"I posti a concorso - ha spiegato Pepellin - sono a nove,
perché il numero di segretari è variabile in base al numero di
associazioni di comuni che verranno create. E' chiaro che verrà
stilata una graduatoria qualora fossero di più e a mano mano
inseriti nell'organico degli enti locali al posto di quelli che
sono attualmente nella parte seconda e quindi non di ruolo".
Election day, Micheletto 'rischio inizio legislatura monco'
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“Il desiderata dei comuni è che comunque si tenga in considerazione la possibilità di spostare le elezioni alla primavera prossima, per consentirci di avere i segretari comunali assegnati fin da subito e non iniziare una legislatura monchi del vertice amministrativo”. Così il presidente del Cpel, Alex Micheletto, dopo l’audizione in prima Commissione sul disegno di legge 180 'Disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale, nell'anno 2025, delle elezioni regionali e generali comunali'.
Riguardo alle indennità previste dal ddl che sarà al vaglio della prossima riunione del Consiglio Valle, Micheletto ha sottolineato che “sono identiche a quelle previste ad oggi. Semplicemente viene modificato il parametro su cui determinare l'indennità, ossia non più solo sulla popolazione, ma su quella che effettivamente è la complessità dei singoli” enti locali, ovvero i criteri per determinare i trasferimenti regionali.
Per quanto concerne l’aumento del numero degli assessori in giunta, “c'è bisogno di un impegno di tante persone per amministrare i nostri territori e per dedicare il tempo necessario a soddisfare le esigenze dei cittadini. Riguardo al limite dei mandati dei sindaci che verrebbe meno per tutti i comuni, eccetto Aosta, “c'è una disaffezione della politica” e “in alcune situazioni il superamento di questo limite dei mandati consentirà di avere ancora gli amministratori locali”.
Riguardo all’ipotesi che i sindaci vogliano il voto per le comunali dopo quello delle regionali per avere una sorta di ‘paracadute’ nel caso di mancata elezione in Consiglio Valle, “può darsi che qualcuno abbia fatto questa pensata. Sicuramente - ha detto Micheletto - la strumentalizzazione politica è la principale ragione di queste riflessioni, sulle quali non entro”.
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