Il decorso post operatorio di
Federica Brignone, la campionessa del mondo di sci infortunatasi
la scorsa settimana in Val di Fassa e dimessa oggi dalla clinica
La Madonnina di Milano dopo cinque giorni di ricovero, è
"lineare". Ma "è troppo presto per dire qualsiasi cosa. Servono
almeno 45 giorni. Adesso era importante la parte ossea", dice
Andrea Panzeri, presidente della Commissione medica Fisi, subito
dopo le dimissioni dell'atleta.
"I grandi atleti come lei hanno questa grande capacità di
recuperare - ha detto ancora Panzeri -. Noi abbiamo riparato
quello che era riparabile ora serve aspettare anche la risposta
di madre natura. Di certo Federica non è interessata a
presentarsi ai cancelletti di partenza senza essere competitiva,
per fare una passeggiata".
Alla campionessa, che ha riportato la frattura scomposta di
tibia e perone e dei legamenti nodali del ginocchio della gamba
sinistra, nell'operazione è stata anche applicata una piastra
con delle viti. "L'obbiettivo ovviamente è quello, prima o poi,
di togliergliele", ha sottolineato Panzeri.
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