Presentare al pubblico la ricchezza
dei quattro Quattromila valdostani - Monte Rosa, Cervino, Gran
Paradiso e Monte Bianco - e i loro mutamenti dovuti ai
cambiamenti climatici contemporanei: è questo l'obiettivo della
mostra 'Alpi in divenire. Sguardi a confronto in Valle d'Aosta',
dal 16 aprile al 17 maggio prossimi nelle sale di Palazzo
Roccabruna a Trento. Il linguaggio è quello della fotografia
storico-contemporanea, in connessione con approfondimenti
scientifici.
L'inedito progetto espositivo è promosso dal Forte di Bard,
polo culturale della Regione autonoma Valle d'Aosta e centro di
interpretazione e divulgazione sulle tematiche legate alla
montagna, curato da Enrico Peyrot, fotografo e storico della
fotografia e da Michele Freppaz, professore del dipartimento di
Scienze agrarie, forestali e alimentari dell'Università di
Torino, che si è occupato della parte scientifica.
Saranno 26 le opere esposte e due le sezioni: la prima
dedicata alla sensibilizzazione nei confronti dei grandi
cambiamenti climatici sulle Alpi attraverso il linguaggio
fotografico e la seconda dedicata ai risultati scientifici.
L'ultima sala vede la partecipazione del Muse di Trento con uno
spazio dedicato al suo ruolo nella ricerca sulle Alpi orientali.
"La mostra rappresenta il compimento di quattro anni di
lavoro dedicati alla documentazione e alla ricerca dell'impatto
dei cambiamenti climatici sulle quattro vette più iconiche delle
Alpi valdostane che si è tradotto nel progetto L'Adieu des
glaciers", spiega la presidente del Forte di Bard, Ornella
Badery. "L'impatto emotivo delle immagini protagoniste
dell'esposizione ospitata a Palazzo Roccabruna - commenta Andrea
De Zordo, presidente della Camera di Commercio di Trento - ci
permette di confrontarci con i problemi che anche noi avvertiamo
in relazione al forte impatto che i cambiamenti climatici
esercitano sui ghiacciai".
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