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Sanità, Restano 'accordi con Francia non risolvono problemi'

Sanità, Restano 'accordi con Francia non risolvono problemi'

Interrogazione sulla cooperazione sanitaria transfrontaliera

AOSTA, 16 aprile 2025, 18:28

Redazione ANSA

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"La spesa dei piemontesi presso gli ospedali francesi ha generato un debito di 5,2 milioni di euro e questo ci porta a riflettere non solo sulla validità del Trattato del Quirinale ma anche sull'accordo fatto dalla nostra Regione con Sallanches che non ha certo avuto il successo auspicato con un solo valdostano che è andato a farsi operare in Francia. Questi accordi non risolvono in nessun modo il problema delle urgenze, né delle patologie tempo-dipendenti e neppure quelle delle liste d'attesa: tutte criticità che da tempo ormai stanno attanagliando il nostro sistema sanitario regionale". Lo ha detto Claudio Restano (Rassemblement valdotain) che ha presentato in aula un'interrogazione a risposta immediata sulle dichiarazioni del Governo sulla cooperazione sanitaria transfrontaliera.
    La replica dell'assessore Carlo Marzi: "Il progetto Prosatif-Go-Pro salute alpina transfrontaliera Italia-Francia persegue finalità coerenti con le linee strategiche volte al potenziamento delle risposte assistenziali contenute nel Piano della Salute e del Benessere Sociale 2022-2025. La partecipazione consente di capitalizzare le opportunità offerte dal Trattato del Quirinale, che prevede espressamente l'impegno delle parti a facilitare la vita quotidiana degli abitanti dei rispettivi territori in ambiti trasversali così come è la sanità. L'obiettivo generale nasce dal bisogno di sviluppare una cornice giuridica, amministrativa e contabile per la gestione della mobilità sanitaria per la frontiera italo-francese che si occupi di diritti dei pazienti, gestione condivisa dei dati medici, accesso ai dati sanitari e alle cartelle cliniche e consenta di metterne a regime i relativi percorsi sanitari. Il Piemonte ha già individuato una serie di soluzioni giuridiche per facilitare gli scambi transfrontalieri e in occasione dell'evento di presentazione abbiamo evidenziato la necessità di intervento dei tre Presidenti di Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria rispetto a una comunicazione al Ministero competente per dare corso alla soluzione giuridica già individuata. Occuparsi anche di questi aspetti generali non ha nulla a che vedere con le consuete piccole polemiche richiamate che rispediamo serenamente a chi sceglie di strumentalizzarle sempre e comunque".
   

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