Un Papa che ha parlato dritto al cuore non solo della gente semplice ma anche a quello dei 'vip'. E ora 28 personaggi lo raccontano a modo loro. Sono cantanti e attori, vescovi e sindacalisti intervistati dal sacerdote e giornalista monsignor Santino Spartà nel libro "Chi dite che io sia?" (Graus Edizioni).
La battuta più simpatica arriva dalla storica annunciatrice tv Rosanna Vaudetti: "Dal momento che il pontefice, fin dal suo esordio si è appropriato del nostro 'Buonasera', probabilmente dovrei esordire con 'Sia lodato'...". Il cantante Al Bano apprezza i suoi "gesti rockettari", mentre per la conduttrice tv Mara Venier è "un grande Papa, grandissimo, grandi aperture ai divorziati, ai diritti degli omosessuali e quindi anche rivoluzionario". Lo inviterebbe in una delle sue trasmissioni? "Magari, ma io lo inviterei anche a casa a pranzo, sembra quasi un papà, è riuscito ad entrare nel cuore della gente con una tale facilità e familiarità disarmante".
Iva Zanicchi canterebbe per Papa Francesco "un tango che faccio spesso ai miei spettacoli: si chiama Nostalgia, è bellissimo".
Tra i fan di Papa Francesco anche le persone impegnate in prima persona nella politica e nel sociale. La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sottolinea che "il suo è un pontificato davvero straordinario, ha posto in maniera chiara l'importanza del valore sociale del lavoro, l'esigenza di maggiore partecipazione, il rispetto che bisogna avere per le persone che lavorano e per quelli che il lavoro lo hanno perso o non lo trovano, come i giovani disoccupati".
Per il presidente del Coni Giovanni Malagò, Papa Francesco "è il primo tifoso dello sport come modello di vita, per i valori che sa esprimere, perché linguaggio universale capace di unire oltre ogni diversità. Sa che sport e sociale sono due facce della stessa medaglia".
Nel libro scritto dal sacerdote-giornalista anche la voce di tanti vescovi, dall'Egitto alla Thailandia, dal Venezuela all'Iraq. Parla del pontefice anche il cardinale di Agrigento Francesco Montenegro che ricorda la storica visita a Lampedusa. Bergoglio "ci sta dimostrando che un Vangelo compassato e misurato non è quello che ci ha regalato il Signore" dice Montenegro, e alla domanda se Francesco meriti il Premio Nobel per la pace, a sorpresa risponde: "Secondo me no, perché sta semplicemente facendo il suo dovere; i premi si danno a chi compie delle azioni straordinarie".
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