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Vescovo di Goma, la tregua regge ma la gente ha paura

Vescovo di Goma, la tregua regge ma la gente ha paura

R.D.Congo. "La situazione più grave è negli ospedali"

CITTÀ DEL VATICANO, 04 febbraio 2025, 11:16

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"La città è calma ma la popolazione ha ancora paura di uscire di casa perché la sicurezza non è completamente garantita". Lo dice all'Agenzia Fides Willy Ngumbi Ngengele, vescovo di Goma, dal capoluogo del Nord Kivu, conquistato dai ribelli M23.
    "Le scuole sono ancora in gran parte chiuse anche perché molti edifici scolastici sono stati danneggiati o distrutti nei combattimenti" riferisce mons. Ngengele. "La situazione più grave è quella degli ospedali che accolgono un gran numero di feriti e sono in difficoltà per carenza di medicinali e strumentazione". "I collegamenti Internet rimangono difficili, la gente si arrangia con soluzioni di fortuna per potere rimanere in collegamento con l'esterno" continua il vescovo.
    A Goma vivevano circa un milione di sfollati interni provenienti dalle aree del Nord Kivu che erano state interessate per prime dai combattimenti. La loro situazione al momento è incerta perché come riferisce mons. Ngengele "i campi profughi sono stati chiusi e chi tra gli sfollati ha ancora una casa fa ritorno nel proprio villaggio di origine. Chi non può rimane a Goma in condizioni precarie".
    Ieri, 3 febbraio, l'M23 ha proclamato una tregua "per motivi umanitari", che è entrata in vigore oggi. "Al momento la tregua sta reggendo, ma la gente ha ancora timore di avventurarsi fuori casa perché non si sente sicura del tutto" dice il vescovo.
    Per cercare una soluzione pacifica alla crisi una delegazione della Conferenza Episcopale Nazionale del Congo è stata ricevuta ieri a Kinshasa dal presidente Félix Tshisekedi. Nel corso dei colloqui è stato presentato al Capo di Stato un progetto di riconciliazione elaborato dalla Cenco insieme alla Chiesa di Cristo in Congo (Église du Christ au Congo ECC). "Le due Chiese hanno preso l'iniziativa di elaborare questo progetto di uscita dalla crisi che abbiamo presentato oggi al Capo dello Stato, che lo ha accolto con grande attenzione; lo ha apprezzato molto e ci ha incoraggiato. È un progetto encomiabile", ha riferito mons.
    Donatien Nshole, portavoce della Cenco, al termine dell'udienza durata più di un'ora.
   

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