C'è anche la letterina di Manar, dodicenne siriana, tra quelle donate dai più piccoli al Papa questa mattina nell'ambito del Summit internazionale sui diritti dei bambini.
"Caro papa Francesco - scrive Manar -, grazie per la usa guida e compassione. Le sue parole di speranza e amore ispirano milioni di persone. La sua dedizione ai poveri e agli emarginati ci mostra la strada verso un mondo migliore". Il padre di Manar è scomparso mentre la famiglia attraversava il confine verso il Libano nel 2015, in fuga dai bombardamenti. La madre di Manar e i due fratellini trovarono un posto in un campo profughi della Bekaa.
Dopo qualche anno, apprendono che il padre è morto in un carcere siriano. Nel 2019 conoscono i corridoi umanitari e nel dicembre 2020 arrivano in Italia. Manar non aveva mai frequentato la scuola. Sono stati accolti per un periodo in una casa della Comunità di Sant'Egidio ed ora abitano in una casa popolare a Don Bosco. Manar frequenta il movimento dei Giovani per la Pace della Comunità di Sant'Egidio con cui va a visitare gli anziani in Istituto.
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