Raccontare la ricerca scientifica
e farmaceutica attraverso il cinema è l'ultima sfida che si è
data Novartis. L'azienda ha scelto di produrre "Reimagine", in
collaborazione con One More Pictures, un "corto" che spiega le
difficoltà della vita di tutti i giorni dei ricercatori.
Un modo diverso per raccontare e raccontarsi, abbracciando un
pubblico più grande, che in tempi di pandemia prescinda da fake
news e contrapposizioni rispetto alle scoperte che
contribuiscono a salvare vite. Novartis, che nel 2020 si è
impegnata direttamente per sostenere il sistema Paese e
combattere il Covid, ha voluto sensibilizzare i cittadini
sull'importanza della salute e dell'innovazione, oltre alla
corretta informazione scientifica.
All'isola di San Giorgio Maggiore di Venezia, ospiti della
Fondazione Cini, i vertici della casa farmaceutica hanno
spiegato i contenuti del cortometraggio, presente l'ad e country
president Pasquale Frega, Renata Codello, segretario generale
della Fondazione Cini e Francesco Rutelli, presidente
dell'Anica. "Reimagine" (di Onemore pictures, 11' e 45"), è una
produzione cinematografica con protagonisti Brenno Placido e
Federico Ielapi , oltre a Clizia Fornasier e Lorenzo Lavia .
Paolo, il protagonista perde la madre in tenera età, fatto che
lo segnerà al punto da voler dedicare la propria vita al
servizio degli altri, diventando ricercatore biomedico motivato
e determinato. L'obiettivo sarà quello di dare un futuro
migliore alla collettività, reimmaginando il proprio passato,
questa la sinossi del corto.
Sulla scelta di Novartis di usare il cinema per divulgare
l'importanza della ricerca, è intervenuto l'ad dell'azienda
Pasquale Frega. "I dati - ha spiegato - ci hanno dimostrato di
come l'atteggiamento antiscientifico sia più presente nelle
giovani generazioni. Per noi questo è stato un grande campanello
di allarme. Il futuro sono i giovani, bisogna lavorare nelle
scuole e università, per noi è prioritario costruire una cultura
scientifica".
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