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Aggredito medico di continuità nel veneziano

Aggredito medico di continuità nel veneziano

Zaia, 'è ormai un bollettino di guerra, serve certezza della pena'

VENEZIA, 12 febbraio 2025, 10:58

Redazione ANSA

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Un medico del servizio di continuità assistenziale è stato aggredito la scorsa notte mentre stava svolgendo servizio a Portoguraro (Venezia), nel Veneto orientale. Lo riferisce in una nota il presidente del Veneto, Luca Zaia.
    "Ancora una volta - spiega Zaia - il medico si è trovato vittima di un balordo, tossicodipendente, che non ha esitato ad andare in escandescenze di fronte all'impossibilità per il dottore di prescrivergli i farmaci che pretendeva. L'aggressore ha spinto a terra il medico, che ha subito una contusione alla spalla. Fortunatamente sono immediatamente accorsi i Carabinieri, a cui va il mio ringraziamento, che hanno preso in carico l'uomo".
    Esprimendo "vicinanza al nostro professionista", Zaia auspica "che l'aggressore non la faccia franca. Continueremo a rafforzare la sicurezza delle strutture sanitarie, con il potenziamento delle misure di controllo e la formazione specifica degli operatori per la gestione delle situazioni a rischio, così come la collaborazione con le forze dell'ordine.
    Implementeremo la presenza di vigilanza nei Pronto Soccorso e nelle aree considerate più esposte, ma non è pensabile che le nostre strutture sanitarie diventino presidi militari. Auspico che le nuove normative approvate di recente dal Parlamento, che riconoscono la gravità e la peculiarità delle aggressioni al personale che lavora nei nostri ospedali, siano applicate con rigore. Chi aggredisce un sanitario non sta soltanto commettendo un crimine, sta minando uno dei pilastri fondamentali del nostro sistema di cura e assistenza. I nostri camici bianchi non possono sentirsi soli", conclude.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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