"Una scuola aperta alla città,
fatta non soltanto di spazi per la didattica, ma anche di agorà,
auditorium, parcheggi sotterranei", così il consigliere Luca
Lattanzi ha presentato questa mattina lo studio di fattibilità
del nuovo polo tecnico e tecnologico di Teramo, che vuole
riunire le anime degli istituti "Alessandrini", "Marino",
"Pascal", "Comi" e "Forti". Lo studio, che è stato realizzato
dalla Merlino Progetti s.r.l., è stato illustrato dal
consigliere delegato all'edilizia scolastica Luca Lattanzi, dal
presidente Camillo D'Angelo e dall'ing. Merlino, alla presenza e
con la partecipazione del consigliere regionale Dino Pepe,
dell'assessore regionale Pietro Quaresimale, da Clara Moschella,
dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale e delle dirigenti
scolastiche dell'"Alessandrini - Marino", Letizia Fatigati, e
dell'"Einstein", Eleonora Magno. "Un progetto ambizioso stimato
in circa 45 milioni di euro, fondi che in parte la Provincia già
ha a disposizione, rimodulando i finanziamenti per gli
adeguamenti sismici, ulteriori fondi arriveranno dal Ministero
con il quale ci sono già interlocuzioni dallo scorso marzo",
conclude Lattanzi.
"Non è più pensabile oggi utilizzare le scuole come 60 anni fa,
con lezioni frontali, con una piccola palestra, un piccolo
atrio", ha detto D'Angelo. "Oggi la scuola deve essere aperta
alla città, e la città deve essere aperta alla scuola: uno
spazio fruibile sempre, mattina e pomeriggio, da tutta la
collettività, dalle associazioni sportive, artistiche e
culturali alla cittadinanza, in tutte le ore del giorno, tutto
l'anno. Spazi verdi, spazi per fare jogging, passeggiate,
parchi, una biblioteca aperta e un'agorà, insomma un luogo che
possa essere un esperimento virtuoso per la nostra Provincia e
per l'intero territorio regionale", conclude D'Angelo.
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