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Sorical su ciclo idrico e sostenibilità, depurazione prioritaria

Sorical su ciclo idrico e sostenibilità, depurazione prioritaria

Iniziativa con il direttore Marati e l'amministratore Calabretta

CATANZARO, 08 aprile 2025, 14:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Da un paio d'anni Sorical è impegnata oltre che nella sua attività di fornitura idrica ai comuni, anche nel ciclo depurativo. Facciamo parte di un tavolo permanente istituito dalla regione che vede più attori sul campo per cercare di migliorare la qualità delle acque di balneazione, dell'ambiente marino e quindi per dare un impulso allo sviluppo turistico del territorio". Lo ha detto Giovanni Paolo Marati, direttore generale Sorical intervenuto con l'amministratore unico della società Cataldo Calabretta ai lavori dell'iniziativa su "Ciclo idrico e sostenibilità: da necessità ad opportunità da non perdere" promossa dall'Associazione Idrotecnica italiana in collaborazione con la stessa Sorical.
    E proprio sul tema depurazione Marati, rispondendo alle domande dei giornalisti ha sostenuto che "il punto di partenza nella depurazione, purtroppo, vede la regione con notevoli presenze di comuni in infrazione comunitaria. Lo sappiamo, ci sono delle procedure aperte, c'è un commissario di governo che è stato istituito, un commissario unico per la depurazione, che si deve occupare della progettazione e del superamento della procedura di infrazione attraverso interventi strutturali importanti che riguardano circa 200 comuni". "C'è un piano di investimenti - ha spiegato il direttore generale - specifico di Sorical. Le risorse recentemente stanziate dalla Regione sia per quanto riguarda i fondi Fsc per quanto riguarda i fondi dei Por 2021 e considerando anche un finanziamento Pnrr che sta attuando Sorical ammontano a circa 140 milioni di euro che si sommano a quelli già in dotazione al commissario unico che ovviamente ha una dotazione nazionale di fondi. Quindi, diciamo che il programma di interventi sulla depurazione è assolutamente importante, forse non è sufficiente, nel senso che bisognerà più avanti aggiornare questa programmazione. Questi sono interventi anche di medio e lungo termine, di entità notevole, che dovranno essere pianificati sulla base delle priorità che verranno fuori dall'analisi del territorio che faremo nei prossimi mesi".
    Marati ha anche parlato della vetustà delle reti Idriche: "Vetustà - ha sottolineato - che si sconta soprattutto in alcune realtà urbane molto importanti come Catanzaro, Cosenza, da questo punto di vista ci sono in vista interventi risolutivi, soprattutto parliamo di Catanzaro. C'è una situazione degli schemi idrici regionali che necessita di un intervento di rifunzionalizzazione perché sono schemi che risalgono alla Cassa del Mezzogiorno. Ci sono ovviamente dei programmi. C'è un impegno da parte della regione a finanziare degli interventi urgenti e ci sono già 51 milioni di euro programmati nell'immediato per intervenire sulla parte idrica, oltre alla depurazione. Quindi attiveremo a breve tutti gli appalti relativamente al riammodernamento di tutti gli impianti idrici di adduzione, ma anche degli impianti di sollevamento e la sostituzione dei tratti più critici delle condotte. È chiaro che questo è un primo programma che ha un orizzonte di 2-3 anni sostanzialmente di interventi. Già sono 51 milioni di euro, ma a questo dovranno seguirne degli altri perché il piano d'ambito prevede 2,2 miliardi di euro di investimenti sul territorio".
    "Aver avviato un piano per gli investimenti - ha sottolineato l'amministratore unico Calabretta - significa anche che bisogna rispondere a quelle che sono le richieste non solo dello Stato Italia ma anche dell'Unione Europea che ci chiede di avviare un importante processo per rendere resilienti le infrastrutture idriche ma anche di essere in linea con quello che il programma delle Nazioni Unite ovvero avere una risorsa che sia utilizzata in maniera consapevole dai cittadini che non ci siano gli sprechi, che ci sia anche un'ottimizzazione per quel che attiene la gestione della risorsa. E' ovvio che questi sono problemi che noi condividiamo con le altre regioni. La siccità ha provocato ulteriori problemi al sistema, però oggi noi dobbiamo anche attraverso l'innovazione tecnologica sapere che possiamo monitorare le perdite per avere poi la gestione delle reti comunali, perché questo è l'obiettivo, quello finalmente di avere un rapporto diretto con i cittadini e non solo chiedere il pagamento di quanto dovuto e quindi adempiere all'obbligazione il pagamento della bolletta, ma soprattutto avere un confronto con i cittadini per comprendere che la risorsa non è inesauribile, che il bilancio idrico prevede che ci sia un utilizzo consapevole della risorsa".
   

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